Brocchi: "26 maggio 2013? Conclusione più bella della mia carriera. Contro il Genoa..." | OneFootball

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·23. April 2025

Brocchi: "26 maggio 2013? Conclusione più bella della mia carriera. Contro il Genoa..."

Artikelbild:Brocchi: "26 maggio 2013? Conclusione più bella della mia carriera. Contro il Genoa..."

Nella trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto l'ex calciatore biancoceleste, Cristian Brocchi. L'ex numero 32 della Lazio si è raccontato ai microfoni di Radiosei, parlando dello storico 26 maggio 2013, fino a toccare temi sulla Lazio di Baroni. Di seguito il suo intervento radiofonico.

Brocchi a Radiosei

L’immagine con la Coppa Italia del 2013? Conclusione più bella in assoluto della mia carriera: quella foto lì rappresenta un po’ tutto. Sono molto felice di aver alzato la coppa in quel momento, anche perché avevo avuto la sfortuna di non aver giocato la partita per infortunio. E’ un’immagine che porto con me. Il 26 maggio ero in panchina, la mia prima vissuta praticamente da all’allenatore. Davo consigli. Giornata particolare. Non una delle gare più spettacolari. Ho sempre detto che il Milan è famiglia, ma la Lazio è come uno che si separa dalla moglie e dopo trova una nuova famiglia e un nuovo grande amore. Il rispetto e le emozioni che mi hanno dato i tifosi laziali sono indelebili. Lo spirito del laziale si avvicina molto al mio modo di vedere le cose. Marusic alto? Queste valutazioni vengono dal tecnico che ha avuto rassicurazioni dai calciatori. L’allenatore a volte preferisce adattare un giocatore che gli dà garanzie. Un allenatore non potrà mai, neanche quando vince, vivere un’annata tranquilla. E’ un lavoro veramente difficile ed è un parafulmine, quando le cose non vanno bene è il primo che paga. In Italia c’è poco tempo, si vuole tutto e subito. L’ equilibrio a noi italiani manca. Bodo? I rigori devono calciarli coloro che se la sentono al momento, non sceglie l’allenatore ma il giocatore stesso. Io in carriera ho visto grandi campioni tirarsi indietro. Possibile contraccolpo? La Lazio ha fatto ottime cose. Ricordo le polemiche di inizio stagione. E’ stato fatto un buon lavoro. Scelto Baroni si sono presi calciatori con le caratteristiche adatte a lui. In una stagione sola però non si può pensare di avere tutto e subito, ci sono squadre che hanno speso di più e che stanno facendo fatica in campionato, vedi il Milan. La Lazio deve arrivare più in alto possibile, poi capire dove mettere le mani e fare uno step in più la prossima stagione.

Continua Brocchi

La trasferta di oggi? All’estero sono abituati a partire la mattina stessa e a tornare in serata. Da un punto di vista fisico e mentale non incide. Io anche da calciatore non amavo i ritiri, preparavo bene la sfida a casa mia. Sicuramente oggi la Lazio affronta una squadra con qualità, il problema è che a volte si sottovalutano gli avversari. La Lazio deve per forza vincere ma con tutto il rispetto la Lazio non è più quella di Veron che ovunque andava doveva vincere 2/3-0. Ora è una squadra forte, ma tutte le gare se le deve giocare. Sarà una sfida difficile, contro una squadra allenata bene, che ha delle individualità importanti.

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