Calcio e Finanza
·25. April 2025
Il Milan sogna ancora l'Europa League: quanto vale qualificarsi

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·25. April 2025
Il Milan ha conquistato la finale della Coppa Italia 2024/25, dove affronterà il Bologna il prossimo 14 maggio, allo stadio Olimpico di Roma. Un traguardo che dà ancora un senso alla stagione rossonera, anche se la macchia della mancata qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League sarà troppo grande per essere lavata con questo risultato.
L’assenza dalla massima competizione europea per club peserà non soltanto a livello sportivo, ma anche sul fronte economico. Prendere parte al torneo avrebbe portato circa 40 milioni di euro in partenza alle casse dei rossoneri, con la possibilità di vedere crescere questa cifra durante il percorso (per fare un esempio, quasi 60 milioni nel 2024/25). Ricavi che mancheranno, anche se la loro assenza potrà essere in parte mitigata. Come? Vincendo la Coppa Italia e qualificandosi alla prossima edizione dell’Europa League.
Ma quanto varrebbe prendere parte alla seconda competizione per club UEFA? Sulla base dei dati a disposizione, Calcio e Finanza è in grado di simulare i ricavi minimi per il Milan in caso di accesso alla competizione. Iniziando con il bonus per la partecipazione, ciascuno dei 36 club che si qualificheranno per la prima fase dell’Europa League riceverà 4,31 milioni di euro. La quota sarà divisa in due pagamenti distinti: un acconto di 4,14 milioni e un saldo di 170.000 euro (in totale nel ciclo 2021/24 questa cifra era di 2,92 milioni).
Passando ai bonus per i risultati, ricordiamo che le vittorie nella prima fase valgono 450mila euro e i pareggi 150mila euro. Tuttavia, un bonus extra è previsto per il piazzamento nella classifica finale: ogni club riceverà una somma basata sulla sua classifica al termine della prima fase.
Le squadre che si piazzeranno tra il 1° e l’8° posto incasseranno 600mila euro, mentre quelle che arriveranno dal 9° al 16° posto potranno contare su 300mila euro. Nessuna di queste cifre è dunque garantita, e per potere accrescere i propri ricavi dal torneo il Milan dovrebbe cercare di posizionarsi nella parte più alta della classifica.
Infine, i ricavi minimi si completano con le somme derivanti dal pilastro “value”, un nuovo segmento pensato dalla UEFA con il cambio del format per accorpare market pool (il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. La somma complessiva che sarà distribuita andrà divisa in due parti:
Per calcolare la quota europea spettante ai club italiani, siamo partiti da due assunti, che abbiamo considerato aderenti alla realtà. Questo perché al momento la UEFA ha deciso di non fare disclosure sui dati che sarebbero stati necessari ad effettuare un calcolo ancora più preciso.
Il primo assunto riguarda la divisione della cifra totale che sarà distribuita per il pilastro “value” tra parte europea e parte non europea. Prendendo per buone le ipotesi messe sul tavolo dalla UEFA nei documenti consultati da Calcio e Finanza, abbiamo considerato che i 198 milioni di euro da distribuire saranno così ripartiti: parte europea al 75% (148,5 milioni di euro) e parte non europea al 25% (49,5 milioni di euro).
Il secondo assunto riguarda invece la posizione del mercato italiano dei diritti tv della Champions League rispetto agli altri mercati nazionali. Considerando il market pool complessivo della stagione 2023/24 e avendo verificato – sulla base delle indiscrezioni di stampa – un sostanziale mantenimento dello status quo anche per il ciclo 2024-2027, abbiamo posizionato il mercato italiano dei diritti tv al quinto posto per valore dietro a Francia, Inghilterra, Spagna e Germania.
Partendo da questi presupposti, allo stato attuale (e considerando le formazioni potenzialmente qualificate per la prossima edizione dell’Europa League), il Milan incasserebbe circa 6,7 milioni di euro per quanto riguarda la quota europea e 2,3 milioni di euro per quanto riguarda la quota non europea.
Aggiungendo all’ultima voce descritta anche il bonus per la partecipazione, scopriamo che il Milan incasserebbe un minimo di 13,3 milioni di euro prendendo parte alla prossima edizione della UEFA Europa League. Si tratta di circa 27 milioni in meno rispetto ai 40 milioni di partenza garantiti in questa stagione dalla Champions League, un divario economico importante.
Divario che sarebbe ancora più ampio considerando l’avanzamento all’interno delle due competizioni. Basti pensare – come detto prima – che l’eliminazione ai playoff di Champions ha comunque garantito al Milan quasi 60 milioni di euro. Al contrario (per fare un paragone) Lazio e Roma – giunte rispettivamente ai quarti e agli ottavi di finale dell’Europa League 2024/25 – hanno potuto contare su ricavi definitivi per circa 23 e 20 milioni di euro.
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