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·28 March 2025

Bologna, Saputo: «Deluso da Motta e dalla Juve, ma dispiaciuto per il suo esonero»

Article image:Bologna, Saputo: «Deluso da Motta e dalla Juve, ma dispiaciuto per il suo esonero»

Il Bologna di Vincenzo Italiano è in piena lotta per un piazzamento in Champions League con i rossoblù che si trovano attualmente al quarto posto con un punto di vantaggio della Juventus.

Proprio i bianconeri, la scorsa domenica, hanno annunciato l’esonero di quel Thiago Motta che a Bologna ha fatto così bene riuscendo a centrare la Champions, disputata quest’anno da Freuler e compagni con buoni risultati nonostante l’eliminazione alla prima fase.


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Proprio del rapporto con Thiago Motta ha parlato il patron Joey Saputo che a Omni “News Italian”, tg in lingua italiana trasmesso in Canada sul canale multietnico Omni Television, non ha usato mezzi termini nei confronti del suo ex tecnico e della Juventus: «Ha deciso lui di andarsene, abbiamo fatto di tutto per tenerlo. Mi è dispiaciuto il modo in cui è avvenuto, sia da parte della Juventus sia da parte sua: non tanto la scelta, ma il modo mi ha deluso. L’esonero? Non so cosa sia successo alla Juve, mi dispiace per Thiago, anche se è andato via in quel modo, perché so come lavora: era il primo ad arrivare al campo e l’ultimo ad andare via, ha ottimi collaboratori. Ovvio che quando vai in un club come la Juventus, con i soldi spesi per vincere il campionato e non per essere quarti o quinti, c’è pressione».

Passaggio da Motta a Italiano che, dopo un naturale periodo di adattamento iniziale dato anche dai cambiamenti subiti dalla rosa in estate, sta vedendo il Bologna ancora in lotta per un piazzamento europeo: «Al quarto posto si sta bene, ma la stagione è ancora lunga e ci attendono diversi scontri diretti, non è certo finita. Anche lo scorso anno non pensavamo di andare in Champions, in estate ci sono stati tanti cambiamenti dopo un’annata incredibile: sono contento e forse anche un po’ sorpreso di dove siamo, ma abbiamo lavorato forte per arrivarci».

«Abbiamo trovato un allenatore che ha i valori che volevamo, siamo stati fortunati – continua il patron rossoblù –. Aveva già portato i suoi club in Europa, il cambiamento era difficile ma c’era fiducia anche quando la stagione non è iniziata su livelli attesie Italiano ha lavorato con noi per creare la squadra che abbiamo ora. Siamo una famiglia molto unita, senza dimenticare i tifosi che ci hanno lasciato lavorare anche se ci sono voluti un po’ di anni per arrivare dove promesso. Mio padre dice sempre che il successo di Bologna è il fatto che io sia qui ogni giorno. Non è solo quello, ma aiuta».

Saputo è proprietario anche del Montreal in MLS, anche se lì le cose non stanno andando bene come a Bologna: «Staccarmi dal club è stato un errore. Non vedo più il senso di appartenenza di quando c’ero io e mi addolora. Ci sono state troppe critiche, perdiamo 20 milioni all’anno e non siamo apprezzati mentre a Bologna».

«In Italia ho la porta aperta con il sindaco, a Montreal c’è sempre qualche problema – conclude Saputo –. Il Comune di Bologna ci aiuta sempre, non dico a livello economico ma per creare qualcosa che dia un bel biglietto da visita alla comunità. Per il Dall’Ara è più complicato: da 100 milioni siamo saliti a 220, dovremo essere creativi per capire come fare insieme a Comune, Credito Sportivo e Governo, che ha un piano per gli Europei 2032».

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