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Milannews24

·23 December 2024

Cardinale Milan, spunta un clamoroso dettaglio sul futuro societario del club! Riprende quota questa ipotesi

Article image:Cardinale Milan, spunta un clamoroso dettaglio sul futuro societario del club! Riprende quota questa ipotesi

Cardinale Milan, clamoroso dettaglio sul futuro del club: il numero uno di RedBird tiene viva l’ipotesi dell’ingresso di un socio di minoranza

Come riportato da calciomercato.com, c’è un’ipotesi sempre viva nel futuro societario del Milan:

PAROLE – «Gerry Cardinale e Giorgio Furlani hanno esposto, in maniera ancora più limpida e trasparente che in passato, quello che è il manifesto programmatico del nuovo Milan. Una società che prima il fondo Elliott e poi RedBird – parole dell’amministratore delegato e figura centrale con entrambe le proprietà statunitensi – hanno visto come un’opportunità a livello di investimento. Una società che guarda sì ai risultati sportivi ma necessariamente in tandem con la sostenibilità economica e con la possibilità di crescere ad un punto tale che, un domani, possa essere un affare cederlo al miglior offerente. Tutti messaggi e dichiarazioni di intenti che, oltre a scatenare le comprensibili reazioni degli appassionati, paiono ammiccare a qualcuno che col Milan non ha nulla a che vedere. A soggetti terzi, probabilmente proprio in ambito finanziario, che in un futuro nemmeno troppo lontano possano essere interessati ad entrare in gioco e a diventare parte del business. Non sembra essere un caso che parole così nette e forti, risalenti peraltro a qualche mese fa, diventino pubbliche a pochi giorni di distanza dalla notizia del rifinanziamento del vendor loan che RedBird ha sottoscritto con Elliott al momento dell’acquisto del club rossonero e che hanno posto l’estate 2028 come nuova scadenza. Da oggi ad allora, Gerry Cardinale avrebbe dunque più tempo per rivolgersi a quei potenziali partner – non è un mistero che per diverso tempo l’imprenditore italo-americano abbia guardato al Medio Oriente – che possano aiutarlo idealmente sia nella gestione quotidiana del Milan che per la realizzazione del nuovo stadio di proprietà. Che sia vicino a San Siro e in condivisione con l’Inter o a San Donato, da solo o sempre coi nerazzurri, lo dirà solo il tempo».

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