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·22 January 2025
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L’audizione di Gabriele Gravina presso il comitato parlamentare sulla criminalità nelle curve degli stadi è durata circa un’ora. Il presidente della FIGC ha ribadito la volontà di collaborare con le istituzioni per combattere le infiltrazioni mafiose, illustrando le misure normative adottate dalla Federazione, come squalifiche, ammende e l’istituto del “gradimento”.
È stato posto particolare focus sul tema delle esimenti e attenuanti della responsabilità oggettiva per i club, con l’intento di incentivare le società a denunciare eventuali rapporti illeciti. A tal proposito, Gravina ha suggerito la necessità di investimenti in tecnologie avanzate e l’idea di premiare le società virtuose, ad esempio destinando loro una parte dei proventi derivanti dalle scommesse legali.
Questa proposta sembra ricevere il consenso sia della politica che della federazione. Tuttavia, Gravina ha precisato che la FIGC non può sostituirsi alle forze di polizia, il cui ruolo resta fondamentale. Si è anche parlato di modelli repressivi, come quello inglese, ma non è stato affrontato il tema delle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto i vertici delle curve di Inter e Milan.
Il comitato, istituito a dicembre, ha in programma ulteriori audizioni che offriranno una visione a 360 gradi della situazione. Tra i prossimi ascoltati ci saranno i vertici della Lega Nazionale Dilettanti (LND), il presidente del Coni Giovanni Malagò, il procuratore Antimafia Giovanni Melillo, e le procure di Milano e della Federcalcio. Inoltre, saranno coinvolte anche le società Inter e Milan, insieme ad almeno una decina di altre squadre come Atalanta, Juventus, Roma, Lazio e Verona. Saranno ascoltate anche le associazioni dei calciatori e degli arbitri, oltre a giornalisti che hanno condotto inchieste sul fenomeno.
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