🚨Conceiçao: “Punizione per Theo? Sa di aver sbagliato: la decisione! Walker out, su Pulisic e Giménez…” | OneFootball

Sergio Conceiçao, tecnico del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato che vedrà i rossoneri far visita al Torino all’Olimpico-Grande Torino.

“Sarà una gara importante contro un avversario difficile, che di recente ha perso solo con il Bologna. Storicamente è una partita difficile, negli ultimi anni sono arrivati pochi risultati positivi. L’atteggiamento deve essere quello di una finale di Champions League. Dopo una partita si deve pensare subito a quella successiva, chiaro che l’eliminazione con il Feyenoord sia costata tanto perché eravamo più forti. Abbiamo pagato i dettagli: il calcio è semplice ma, in questa semplicità, passano tante cose e tanto lavoro su tantissimi aspetti. Comincio a vedere un’evoluzione sul piano tecnico, dobbiamo continuare in questo percorso anche perché di tempo ce n’è poco. Ora testa solo al quarto posto e alla Coppa Italia. Ho visto molto bene i ragazzi”.

“Theo? Del colore dei suoi capelli non interessa, mi interessa i calciatori diano tutto. Lui è un patrimonio del club, ci ho parlato. Ha capito di aver fatto un errore, così come lo faccio anche io e facciamo tutti. Domani è disponibile, può giocare come gli altri venti e passa elementi della rosa”.

“Se mi aspettavo queste difficoltà? Avevo altre offerte oltre che venire qui, ma a me piacciono le cose complicate. Anche in Portogallo c’è grande pressione, ve lo assicuro”.

“Ho tolto Giménez martedì perché era molto stanco: ho scelto di spostare Joao Felix da riferimento per essere più rapidi nelle ripartenze. Da allenatore prendo le scelte per il bene della squadra, sono pagato per questo. Turnover per i tanti acciaccati? Pulisic non ha i novanta minuti, Santi sta meglio giorno dopo giorno anche se non è ancora al top per quello che chiedo io così come Walker che non sarà disponibile. Loftus-Cheek  Quando sono arrivato ho trovato dei giocatori in difficoltà e tanti infortuni, poi giocare ogni tre giorni con gare decisive di mezzo non è facile, siamo sempre sul filo. Il Torino ha forse vinto poco nelle ultime settimane, ma perde anche raramente”.

“Non sono uno che usa la calcolatrice, perciò non penso già a cosa sarà a fine stagione. Ragiono sul lavorare giorno dopo giorno, spesso lo faccio anche troppo a casa. Non sempre faccio le cose bene, ci mancherebbe. Do sempre però il massimo di me stesso: ho perso i miei genitori da tanti anni, lì ho avuto paura e difficoltà da affrontare. Professionalmente parlando, invece, non ho paura di nulla e vado avanti per la mia strada”.

“Confronto in spogliatoio? Il confronto nel gruppo è necessario, bisogna dirsi le cose in faccia sia quando le cose vanno bene che, soprattutto, in caso contrario. Preferisco che mi dicano una verità brutta che una finta bugia solo per compiacermi. Abbiamo parlato e lavoriamo ogni giorno sulle cose che non vanno bene, ho capito quali siano i problemi. Voglio una squadra che giochi alta e domini, ma sempre con equilibrio”.