Conti: «Il Cagliari non mi ha mandato via, è andata così! Piccoli mi è sempre piaciuto e sulla salvezza penso che…» | OneFootball

Conti: «Il Cagliari non mi ha mandato via, è andata così! Piccoli mi è sempre piaciuto e sulla salvezza penso che…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·24 April 2025

Conti: «Il Cagliari non mi ha mandato via, è andata così! Piccoli mi è sempre piaciuto e sulla salvezza penso che…»

Article image:Conti: «Il Cagliari non mi ha mandato via, è andata così! Piccoli mi è sempre piaciuto e sulla salvezza penso che…»

Daniele Conti, ex centrocampista e capitano del Cagliari, sarà ospitato da una trasmissione radiofonica per parlare dell’attualità dei rossoblù

Daniele Conti è uno di quei personaggi che meriterebbe una mitologia a parte per quanto fatto in Sardegna! Nato a Roma, grazie ai sedici anni trascorsi nell’isola diventa un vero e proprio sardo. I suoi numeri con il club attualmente di Tommaso Giulini sono sensazionali: 464 presenze, 51 reti ma non solo! Infatti è difficile riassumere con i numeri quello che Conti è stato tra il 1999 ed il 2015 con i colori rossoblù (ormai stampati sulla pelle in modo indelebile) L’ex centrocampista e capitano del Cagliari oggi sarà ospitato dalla trasmissione radiofonica “Il Cagliari in diretta” su Radiolina. Le sue parole:

LE DICHIARAZIONI DI CONTI


OneFootball Videos


CONTI – «Sto invecchiando ma sto bene, sono sempre un rossoblù. Nostalgia? Tanta di Cagliari, ci ho trascorso 23 anni indimenticabili con momenti belli e altri meno belli, ho tanto ricordi lì. Questo soprattutto con le persone».

TRE MOMENTI TOP – «Il gol al Napoli è stato un bel momento dopo quel brutto girone d’andata, poi abbiamo fatto una salvezza storica. Ricordo i momenti con i compagni in campo e fuori, anche con quelli che vengono nominati meno. Penso anche dall’addio e alla bellissima coreografia che mi hanno fatto i tifosi».

UNDICI IDEALE – «4312? In porta Avramov per l’attaccamento che ha mostrato per questa maglia, Pisano, Lopez ed il mio grande amico Bianco, Agostini a sinistra. O’Neill in mezzo al campo, è stato un top e con lui metto Barella e Nainggolan. Pinilla, Cossu ed il grande ed immenso Gigi Riva. Io con questa squadra faccio l’allenatore (ride n.d.r.)!».

ATTUALITA’ – «Ho un centro con mio fratello con scuola calcio, padel e calcio a 8. Voglio far crescere questi ragazzi e dargli delle regole, cosa importante nel calcio come nella vita, devono sapere che bisogna fare sacrifici. Se fai così anche se non arrivi poi non puoi rimproverarti niente, sono contento di quello che faccio!».

CAGLIARI – «Mi mancano Cagliari ed il Cagliari, ci ho lavorato anche come dirigente, mi piaceva gestire la primavera e far capire ai ragazzi cosa serve per fare il giocatore. Storia chiusa? Con il Cagliari non lo è mai a prescindere da come è andata, non sono stato mandato via, è stata una mia scelta perché c’erano cose che non andavano! Io non chiudo mai la porta al Cagliari, sono una persona di testa a prescinere dagli errori che ho fatto; dico sempre quello che penso e sono orgoglioso di come sono».

SQUADRA DI NICOLA E PRIMAVERA – «Il Cagliari è stato costruito bene, la salvezza è alla portata perché sono più bravi delle squadre sotto, stanno facendo un bel lavoro. Sono stati bravi con la primavera, hanno raggiunto un bel traguardo».

TIFOSI – «Gli voglio bene ai tifosi del Cagliari, sono sempre nel mio cuore! E’ inspiegabile quello che abbiamo passato negli anni vissuti assieme. Legame? Mi gratifica tanto, alcuni se fanno tanto in una società poi finiscono per fare tutto con il cuore, faccio l’esempio di Maldini. Lui è un grande e non capiso come abbiano fatto a metterlo da parte per quanto poi uno possa sbagliare. Bandiere? Se lo sei stato non sarai per forza bravo dopo come allenatore o dirigente, puoi essere come esempio. Io avevo quell’intenzione ma poi bisogna vedere come sono le altre persone tra dirigenti e presidenti».

FINALE DI CAMPIONATO – «I finali sono sempre particolari, abbiamo un bel vantaggio e secondo me la salvezza è alla portata. La squadra di Davide Nicola la raggiungerà alla grande! Giovani? Piccoli mi è sempre piaciuto dalla primavera quando lo sfidavo, farà grandi cose in futuro».

MANCANZA DI UN REGISTA COMPLETO – «Oggi il calcio va sotto altri aspetti come fisicità e corsa, contano meno tecnica e giocata, a me quelle però servivano. Ora ai ragazzi si dice che hanno una bella struttura, è sbagliato perché il pallone poi lo devi toccare bene».

View publisher imprint