OneFootball
Diego D'Avanzo·25 February 2025
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Diego D'Avanzo·25 February 2025
La 26ª giornata di Serie A ci ha offerto tanti risultati a sorpresa, il cambio in vetta e molte big che hanno perso punti nella corsa alla Champions League.
Come sempre, ecco il nostro pagellone con i voti dal 10 allo 0.
L'autogol di Rrahmani ha aiutato il Como che nel 1° tempo ha creato poco e concesso un gol evitabile, ma nella ripresa ha messo in grande difficoltà il Napoli: pressione in uscita, qualità nel palleggio e gol della sua nuova stella, Diao. La coppa con Nico Paz sta diventando tra le più pericolose del campionato.
Dopo i malumori interni l'Atalanta ha risposto: 5-0 secco all'Empoli e risultato mai in discussione. Da grande giocatore è stata anche la gara di Lookman con la sua doppietta, nonostante il rapporto con Gasperini resti ai minimi termini: professionalità. Ora la Dea è a 3 punti dal 1° posto.
La Roma, invece, trova il decimo risultato utile consecutivo in Serie A e si avvicina alla zona Europa. Miracolo targato Claudio Ranieri, che ha dato idee e anima alla squadra e ora riesce a valorizzare anche seconde linee come Soulé e Pisilli rinunciando a tanti titolari senza che il livello e l'attenzione calino. I giallorossi ci sono, il 4-0 al Monza all'Olimpico lo conferma.
Un 1° tempo sterile e una ripresa movimentata: l'Inter doveva prendersi i 3 punti per sperare nella vetta, ce l'ha fatta con volontà e i 12 tiri del 2° tempo lo testimoniano. A segnare è ovviamente Lautaro Martinez che fa vincere una di quelle partite fondamentali, di quelle che a fine stagione peseranno tantissimo.
Vlahovic invece torna titolare e impiega 12 minuti a trovare il gol, la Juve s'impone nel 1° tempo e poi cala nella ripresa. Dall'1-0 al Cagliari Thiago Motta esce con qualche consapevolezza in più e la conferma di qualche limite: i punti sono arrivati e sono importanti per la zona Champions, ma è necessario che la qualità aumenti ancora.
Vanja Milinkovic-Savic è il miglior para-rigori d'Europa in questa stagione e il penalty salvato a Pulisic è solo l'emblema della sua gara con il Milan. Il Torino è stato fortunato sull'1-0, scaltro e cinico sul 2-1, al resto ci ha pensato il suo portiere che ha compiuto ben 7 parate: MVP assoluto.
Il Verona vince una gara spaccata a metà: il 1° tempo finisce 0-0 solo grazie a Montipò mentre l'attacco non produce nulla. Nella ripresa è l'esatto opposto, con la differenza che al 95' Bernede segna il gol della vittoria, fondamentale per andare a +5 punti sulla zona retrocessione. Una partita da 6.5 che diventa 8 all'improvviso: anche questo è il calcio.
Ancora più estrema è Parma-Bologna: 4 tiri a 16 ma 2-0 finale per la squadra di Chivu. Precisione e cinismo contro mole di gioco e nessuna big chance creata dal Bologna che perde, anche a causa di un rigore inesistente fischiato nel 1° tempo. La squadra di Chivu ha ottenuto quel che voleva: 3 punti e uscire dalla zona retrocessione.
Il punto conquistato dal Venezia contro la Lazio non smuove troppo la sua classifica ancora difficile, ma quantomeno dà un po' di respiro alla piazza. In particolare il 2° tempo fornisce a Di Francesco un elemento da cui ripartire: ben 8 tiri fatti alla Lazio e solo due occasioni concesse nella ripresa, nonostante abbia abbandonato il possesso palla in favore della ripartenza.
Una sconfitta di misura contro una grande squadra, facendo una partita più che accettabile. Il Genoa ha difeso bene nel 1° tempo, ha subìto un gol parzialmente sfortunato e poi ha provato a pareggiarla: la squadra di Vieira è meritatamente a metà classifica e il perché si è visto in modo netto.
La Lazio si fa scappare l'occasione e lo 0-0 contro il Venezia è un passo falso a sorpresa, anche per il modo in cui è arrivato. Tanto possesso, meno incivisità davanti e l'assenza della solita esuberanza fisica dei singoli. Per Baroni sono chiaramente 2 punti persi.
Il Cagliari ha pagato in avvio il gol incassato con la Juve ma non è riuscito a rialzarsi e mettere in difficoltà l'avversario che, a onor del vero, ha creato poco nella ripresa. Manca un rigore netto in favore dei bianconeri e questo avrebbe aggiunto un ulteriore elemento negativo a una prestazione già insufficiente.
Del Lecce se n'è parlato soprattutto per il rigore molto generoso fischiato all'Udinese, ma nel 1° tempo i salentini non hanno mai centrato lo specchio della porta. Nella ripresa Krstovic è andato vicino al pareggio ma la reazione al "torto" subìto non è stata veemente, non abbastanza per raggiungere la sufficienza.
I due gol incassati dal Milan sono la rappresentazione del caos di questa stagione: l'autogol di Thiaw arriva da un'altra incertezza di Maignan, il leader morale che in campo non sta più trasmettendo la sicurezza richiesta. La rete sulla punizione veloce del 2-1 prosegue la scia della distrazione. Di positivo c'è il potenziale offensivo e la certezza che, tirando così tanto, di solito si segna più di un gol.
La Fiorentina sta entrando in una spirale negativa: terza sconfitta di fila dopo quelle con Inter e Como, l'infortunio di Kean (per fortuna senza conseguenze gravi) e un 2° tempo completamente incolore contro il Verona. I viola non hanno perso il treno per l'Europa ma ci sono vicini, la prossima gara con il Lecce può già essere uno spartiacque.
Il Bologna perde 2-0 con il Parma e lo fa senza tradire i suoi principi, semplicemente non riesce a metterli in pratica: 74% di possesso, 16 tiri e uno solo verso lo specchio. Così non si segna e lo sa anche Italiano: "Dovevamo fare di più". Ora il recupero con il Milan diventa ancor più importante in ottica europea.
L'Empoli casca in zona retrocessione e ci va con un tonfo: 5-0 contro l'Atalanta. Se il 1° gol incassato è dovuto alla sfortuna, gli altri sono merito della Dea che nel 1° tempo non dà spazio per respirare all'Empoli. Nella ripresa la squadra di D'Aversa almeno ci prova in avanti ma non contiene l'attacco dell'Atalanta: resta una brutta sconfitta.
Il rigore strappato a Thauvin, la personalità di segnarlo all'incrocio e la consapevolezza di dover accettare una sostituzione punitiva. Lorenzo Lucca non si è comportato da compagno di squadra e su Instagram si è scusato citando Lucio Corsi: con questa sceneggiata rischia di compromettere la sua stagione?
Il punto è proprio questo, per dimostrare qualcosa ha perso il controllo della sua situazione: perché ora sta all'allenatore e al gruppo decidere della sua stagione, non più a lui. E tutto questo per un semplice rigore.
Li abbiamo citati sporadicamente prima e analizzati in questo articolo: gli errori arbitrali in questo turno di Serie A sono stati molti ed evidenti.
La spinta su Vlahovic, il rigore concesso all'Udinese, quello fischiato contro il Bologna e l'intervento di Cancellieri sono abbastanza episodi per una sola giornata. Il sistema arbitrale nel suo complesso ha perso un po' di fiducia durante questa stagione.
La sconfitta del Napoli per 2-1 contro il Como è un insieme di elementi che si sommano: la mancanza di alternative, la disattenzione inusuale per una squadra di Conte, gli infortuni e la mancanza di sicurezza in certi momenti della partita.
Il Napoli a febbraio ha fatto 3 pareggi e una sconfitta, l'ultima vittoria è il 2-1 contro la Juventus del 25 gennaio che in quattro partite ha recuperato addirittura 9 punti sui partenopei. Il Napoli ora 2° in classifica vive un'evidente flessione che, per sognare lo Scudetto, deve frenare al più presto: già dalla prossima partita contro l'Inter.
Il Monza aveva una sfida difficilissima con la Roma, ma nonostante il cambio in panchina e il punto raccolto col Lecce non ha dato alcun segno di vita. Sconfitta per 4-0 senza mai dare la sensazione di crederci o anche semplicemente di provarci. Passività pura per l'ultima in classifica, che con soli 14 punti inizia a vedere la salvezza come un miraggio.
📸 PIERO CRUCIATTI - AFP or licensors
Live