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·16 January 2025
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Inter-Bologna segna un piccolo stop per la squadra di Inzaghi, che insegue la vetta in Serie A ma rallenta proprio sul più bello. I potenziali tre punti casalinghi in rimonta si trasformano in due punti persi. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo il recupero della 18ª giornata di Serie A
MILANO – Un pareggio dopo sei vittorie consecutive in Serie A per l’Inter di Simone Inzaghi, che contro il Bologna di Vincenzo Italiano non va oltre il 2-2 casalingo. Secondo posto solitario a quota 44 punti, a -3 dal Napoli (47) capolista ma con la trasferta di Firenze ancora da recuperare per il potenziale agguanto al primo posto. Analizziamo Inter-Bologna (2-2) di Serie A in tre punti.
Simone Inzaghi a San Siro per Inter-Bologna di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
1. CERTEZZE SVANITE – L’Inter arriva all’appuntamento con il primo recupero in calendario (il secondo sarà quello di Firenze a febbraio, ndr) con due certezze. La prima: ottenere i tre punti per avvicinarsi al Napoli capolista con una partita in meno e tentare il sorpasso alla prima occasione utile. Obiettivo fallito a causa del solo punto ottenuto in Inter-Bologna. La seconda: affrontare un’altra partita in emergenza a causa di infortuni e forma fisica non ottimale. Situazione gestita male, considerando le rotazioni obbligate ma comunque minime. Il pareggio regalato e il mancato 3-2 non fanno bene al morale. Un mercoledì da dimenticare non tanto per la prestazione in sé quanto per aver confermato le difficoltà stagionali. Giocare ogni tre giorni, a differenza del Napoli di Antonio Conte impegnato solo nel weekend in campionato, non è uno scherzo. E allo stesso tempo non può diventare un alibi per l’Inter di Inzaghi: il calendario stagionale fitto di grandi impegni si conosceva già in estate. E il “peggio” deve ancora arrivare.
Kristjan Asllani in azione durante Inter-Bologna di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
2. GESTIONE APPROSSIMATIVA – L’amarezza per il 2-2 di Inter-Bologna fa scopa con una domanda ancora più amara da porre. L’Inter di Inzaghi oggi è in grado di vincere partendo da una situazione iniziale di vantaggio minimo? Tradotto meglio: se tutte le partite iniziassero sul risultato di 1-0 a favore della squadra nerazzurra dopo il triplice fischio finale si parlerà di vittoria? Il pareggio del Bologna, dopo il 2-1 dell’intervallo, è la conferma che si voleva evitare dopo la beffa della Finale di Supercoppa Italiana a Riad (Arabia Saudita). Il 2-0 diventato 2-3 nel Derby di Milano in terra straniera non è più un singolo episodio. L’Inter ha un serio problema di gestione del vantaggio minimo. La filosofia inzaghiana è più votata alla ricerca del gol che alla difesa della porta. E se il 3-1 non arriva, come nel caso di Inter-Bologna, ecco il 2-2. Beffardo? Non proprio. Semplicemente conseguente. Specie dopo un errore in fase di possesso. Ormai non si tratta più di indizi ma di prove: l’Inter non ha un piano alternativo a partita in corso. E così sfumano potenziali vittorie, soprattutto negli scontri diretti o comunque nelle sfide di cartello.
Simone Inzaghi sbuffa a San Siro durante Inter-Bologna di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
3. CORREZIONI NECESSARIE – L’Inter non può permettersi troppi passi falsi se vuole davvero vincere un altro Scudetto. Il Napoli difficilmente lascerà punti per strada. E sicuramente punterà sullo scontro diretto casalingo per mantenere e/o ottenere un vantaggio. Gli impegni in Champions League e Coppa Italia rischiano di rallentare l’Inter, costretta a gestire tutti questi impegni con una rosa che appare numericamente sempre più corta. Un problema di scelte. E un problema di qualità. Saper vincere le partite più importanti (scontri diretti), anche giocando male, non è mai un difetto perché valgono più di tre punti. Al contrario, vincere con cinque-sei gol di scarto partite che valgono comunque “solo” tre punti non è un pregio perché non dà maggiori vantaggi. Nelle prossime due settimane, oltre a un esame di coscienza per correggere errori ormai ripetitivi, solo il calciomercato invernale può dare una mano a Inzaghi. In tutti i reparti. Al momento è come se in rosa ci fossero sei-sette corpi estranei e basta un infortunio per creare un problema extra: questa Inter non può arrivare lucida alla Coppa del Mondo per Club negli Stati Uniti d’America. E continuando così rischia di rovinare il finale di stagione su tre fronti.