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·19 January 2025
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L’Inter avrà un calendario a fine gennaio pieno di impegni ma favorevole sulla carta. Tuttosport analizza la situazione in casa Inter sottolineando l’importanza di dover far bene adesso.
BIVIO – L’Inter non perde da ben 14 incontri di campionato. L’ultima sconfitta risale al derby perso a settembre, poi tutte vittorie e 3 pareggi. Parlare di match fondamentale a gennaio potrebbe sembrare eccessivo. Ma i nerazzurri si trovano ad un bivio dove non sono più ammessi passi falsi. La finale persa a Riyadh contro i cugini sembra aver creato una piccola crepa nella squadra nerazzurra, aggravata ulteriormente dai numerosi infortuni. Le continue alternanze e sostituzioni chirurgiche di Simone Inzaghi non hanno scongiurato un’ infermeria piena. A questo punto della stagione, tre punti questa sera significherebbero più morale e rimanere attaccati al treno scudetto. Inoltre bisogna considerare che da qui fino a fine gennaio l’Inter avrà 4 incontri dove forzatamente dovrà racimolare 12 punti, bottino pieno. Questa la previsione per avere più avanti un calendario meno affollato.
TOUR DE FORCE – L’Inter sulla carta, ha un calendario favorevole. Questa sera Empoli, poi in Champions League il 22 gennaio lo Sparta Praga, infine Lecce in campionato il 26 gennaio e il Monaco il 29 gennaio. Vincere queste partite significherebbe continuare la lotta scudetto ma soprattutto archiviare una volta per tutte la qualificazione alla seconda fase in campo europeo. Probabilmente basterebbero 4 punti in Europa, ma 2 vittorie porterebbero non solo più serenità nello spogliatoio ma anche la possibilità di evitare i playoff di febbraio e recuperare la partita con la Fiorentina. È necessario uno sprint ora perché febbraio sarà un mese di fuoco. Si inizia subito con il derby del 2 febbraio, poi a seguire Inter-Fiorentina il 9 febbraio, Juventus-Inter il 16 febbraio, Inter-Genoa il 23 febbraio, infine Inter-Lazio di Coppa Italia del 25 Febbraio. Un tour de force micidiale per gli uomini di Inzaghi. In questi casi si potrebbe dire.. “chi ben comincia è a metà dell’opera”.
Fonte: Tuttosport – Federico Masini