Juventus, Kalulu chiaro: “Champions? È un obbligo per noi” | OneFootball

Il difensore della Juventus, Pierre Kalulu, ha parlato in conferenza stampa in seguito al pareggio contro la Roma: ecco le sue parole.

Il pareggio contro la Roma permette alla Juventus di agganciare, almeno per una notte, il Bologna al quarto posto in classifica. La qualificazione in Champions League è l’obiettivo primario della Juventus, lo ha svelato Thiago Motta nell’intervista concessa al Corriere della Sera e ne ha parlato anche Pierre Kalulu in conferenza stampa. “A livello di partita c’è un po’ di amarezza, ma è comunque un pareggio che ci permette di proseguire con fiducia nella nostra forza e nei nostri obiettivi – ha dichiarato il difensore francese –. Abbiamo avuto tutta la settimana per lavorare bene, e questo ci ha aiutato moltissimo. Ci siamo concentrati sul possesso palla, sulla circolazione e su come interpretare la fase difensiva in modo aggressivo e nei duelli. Inoltre, abbiamo lavorato molto sulle catene di fascia, sia a destra che a sinistra”.

Kalulu scherza sul riscatto: “Fino a giugno sono pagato…”

Sulla Champions League Kalulu non ha peli sulla lingua. È l’obiettivo minimo richiesto dalla società e da cui dipenderà la prossima stagione. Raggiungerlo è un obbligo. “C’è un obbligo, sì, ma fin dalla prima giornata. Alla fine, per me e per la squadra cambia poco: abbiamo sempre avuto l’obiettivo di vincere ogni partita. Non so se gli avversari ci rispettano o meno, ma da parte nostra sentiamo una responsabilità, un impegno da portare avanti. Saremo tutti molto felici di raggiungere questo traguardo, perché è ciò che vogliamo davvero”.

Infine, spazio anche al tema riscatto: la Juventus in estate avrà la possibilità di pagare al Milan 17 milioni per acquistare il francese a titolo definitivo.“Per essere onesto, io guardo poco i social. Siamo tutti professionisti e sappiamo bene quando abbiamo giocato bene o male. Se inizi a guardare troppo, rischia di farti male e non ti aiuta a gestire il tuo ego. Alla fine, sono sereno rispetto alla mia situazione. Cambia poco per me, fino a giugno sono pagato (ride, ndr). Quindi direi che, se dovesse succedere qualcosa dopo giugno, sarò felice”.