Inter News 24
·18 January 2025
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In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex giocatore di Chievo e Inter, Luciano, ha parlato cosi del suo passato da calciatore:
PERCHE’ ERIBERTO?- «Volevo giocare in una squadra professionistica e una persona mi disse che con un’altra identità e un’età inferiore sarebbe stato più facile. Se un calciatore ha buone potenzialità ed è giovane, i club importanti decidono di investire. Così cancellai Luciano (nato il 3 dicembre 1975) e diventai Eriberto (nato il 21 gennaio 1979). Il Palmeiras mi prese al primo provino nel 1997».
SCELTA DI CONFESSARE– «Non ce la facevo più, non mi piacciono le bugie. Avevo anche paura di andare in carcere, prima o poi. Mi ha aiutato tanto la fede in Dio: senza di Lui chissà dove sarei finito nella mia vita, mi ha dato tutto quello che desideravo. Dire la verità è stata la scelta migliore, mi sono aperto e ho deciso di pagare le conseguenze del mio errore. Durante la squalifica di sei mesi ho finalmente ricominciato a dormire bene. Ero di nuovo in pace con me stesso».
ARRIVO ALL’INTER– «Non ero al massimo e poi fui molto sfortunato perché poco dopo il mio acquisto fu esonerato Cuper che mi aveva voluto. Il club affidò la panchina a Zaccheroni che giocava un calcio diverso e meno adatto a me dal punto di vista tattico. Prima di fare il salto in un grande club avrei dovuto aspettare di essere di nuovo al top della condizione. Ma è andata così. Dopo pochi mesi tornai al Chievo dove sono stato benissimo».