Milan Inter, Vieri: «C’è solo un luogo comune nel calcio che è vero: ogni derby fa storia a se; nerazzurri più forti, ma…» | OneFootball

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·2 February 2025

Milan Inter, Vieri: «C’è solo un luogo comune nel calcio che è vero: ogni derby fa storia a se; nerazzurri più forti, ma…»

Article image:Milan Inter, Vieri: «C’è solo un luogo comune nel calcio che è vero: ogni derby fa storia a se; nerazzurri più forti, ma…»

Milan Inter, le parole di Bobo Vieri, doppio ex del derby, sulla stracittadina di questo pomeriggio: «Conceicao un fratello, i nerazzurri possono vincere la Champions»

Intervistato su la Gazzetta dello Sport, Christian Vieri, ha parlato cosi del derby tra Milan Inter: di seguito le sue parole.

STASERA CONTA LA CLASSIFICA O IL FATTO CHE SIA UN DERBY? –«Buona la seconda. L’Inter è più forte, non ho dubbi. Ma tra i tanti luoghi comuni del calcio che mi fanno incazzare, uno non lo è: ogni derby è una storia diversa, fatta di mille motivazioni, a partire dall’orgoglio. E quegli stimoli se ne fregano di qualunque valutazione tecnica, e possono fare miracoli».


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BLOCCO ITALIANO- «Fino ad un certo punto. Questo è uno dei perché che si cercano quando le cose non vanno bene, ma ho conosciuto molti stranieri più italiani degli italiani. Sa cosa pesa davvero? Avere i giocatori che ti servono, che vanno bene per il tuo calcio».

ASPETTO PSICOLOGICO- «E’ un dato casuale. Ero a Riad e mi sono detto: ma come ha fatto l’Inter a perdere una partita così? Quello che è successo prima non conta più, si parte da zero a zero gol, da diecimila a diecimila motivazioni: il Milan non sta facendo bene, l’Inter sì ma ha perso un derby andando da 2-1 a 2-3 in 13 minuti».

CONCEICAO- «Sergio è come un fratello: l’avrei voluto sempre in squadra con me, crossatore fantastico. Ora cazzeggiamo, più che altro, come facevamo ai tempi con Gigi Di Biagio. Solo che allora uscivo a mezzanotte, adesso vado a letto alle nove. Infatti l’altra mattina ho trovato una sua chiamata, era di mezzanotte passata. Gli ho scritto: “Oh, Sergio: guarda che adesso a quell’ora io dormo”»

PERIODO DI CRISI DI LAUTARO– «Mi è successo un paio di volte e mica sapevo perché: non sempre c’è un perché quando la palla decide di non entrare più, anche se fai la cosa giusta. Non è che sono un mago, semplicemente guardavo Lautaro giocare. Se sei in crisi sbuffi, e io non lo vedevo soffrire mentalmente la situazione; se sei in crisi vieni incontro per paura di sbagliare, non vai In profondità. E soprattutto fai dieci partite senza tirare mai, non hai due-tre occasioni ogni volta».

CHE COPPIA E’ LA THULA? «Uno in velocità sul lungo a spaccare la difesa, l’altro che va negli spazi: non solo Lautaro, anche i centrocampisti. E l’Inter non ha solo un centrale che in Europa non sfigura con nessuno, Calhanoglu: ha cinque centrocampisti che sanno fare gol. In Europa non ce ne sono tanti »

INTER FAVORITA IN EUROPA?– «E io le dico la mia top 5 per la Champions: Inter, Real, Barcellona, Bayern e Liverpool. Più il City come outsider, fa ridere eh? E quelle che giocano meglio sono Inter, Liverpool e Barcellona».

DUELLO CON IL NAPOLI– «Tutte e due le cose: aiuta perché sai che devi andare forte, ansia perché sai che il Napoli è lì, in agguato, e ti può dare fastidio. Vedo ancora l’Inter favorita per lo scudetto, ma il Napoli è la peggior avversaria possibile: perché gioca una volta alla settimana e a me, quando sento dire che questa cosa non conta, scappa da ridere».

CHI TOGLIEREBBE ALL’AVVERSARIO– «Sono Inzaghi: tolgo Leao. Sono Conceiçao: ne tolgo otto- nove».

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