Napoli, l’addio di Kvara non infrange il sogno tricolore | OneFootball

Antonio Conte ha riscritto la storia del Napoli in soli sei mesi, restituendo a una squadra che sembrava in declino dopo il trionfo di Spalletti, la spinta necessaria per essere di nuovo protagonista assoluto.

Napoli, l’addio di Kvara non infrange il sogno tricolore

La vittoria a Bergamo ha sancito un altro passo decisivo in questa stagione, confermando che i partenopei sono pronti per l’assalto allo scudetto. E ora, dopo un girone di andata da record, è impossibile non iniziare a pensare in grande.

Con 50 punti su 63 disponibili, il Napoli si trova in testa alla classifica, con una marcia impressionante che mette in chiaro una cosa: il campionato è l’unico obiettivo da perseguire. A questo punto, per gli uomini di Conte ci sono 17 finali da giocare per ottenere un’annata che potrebbe diventare leggendaria.

L’addio di Kvaratskhelia non ha pesato come previsto, grazie soprattutto all’apporto di Neres, che nelle ultime partite ha fatto dimenticare il georgiano, ben lontano dai suoi livelli di brillantezza dell’anno scorso. La squadra continua a far male, nonostante l’assenza di alcune sue stelle, e il mercato potrebbe non essere fondamentale per migliorare un gruppo che gioca a memoria.

Con un Napoli che cresce sotto ogni aspetto, anche nelle difficoltà, la vittoria in Bergamo è una conferma di forza. Non solo grazie a Neres e Politano, ma anche grazie a uomini come Anguissa, che ha dominato il centrocampo, mettendo in mostra fisicità e intelligenza tattica, offrendo anche assist preziosi per McTominay e Lukaku. Con l’Inter a tenere il passo (anche se ha due partite in meno), la corsa scudetto potrebbe davvero diventare un affare a due, con i nerazzurri impegnati su più fronti, Champions League e Coppa Italia inclusi.

Il Napoli di Conte ha già dimostrato di saper reagire alle difficoltà e, con il suo gioco fisico e dinamico, è una delle squadre più pericolose del campionato. Se dovesse vincere anche le prossime due sfide contro Juventus e Roma, la pressione sulle avversarie sarebbe altissima.

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