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·14 April 2025

Napoli, Meret si carica prima della partita: “Abbiamo fiducia in noi stessi”

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Alex Meret, portiere del Napoli, ha parlato ai microfoni ufficiali della Serie A toccando diversi temi tra cui: la corsa Scudetto; l’impatto di Antonio Conte; il rapporto con la città e il confronto con altri portieri italiani. Sulla lotta per il titolo, l’estremo difensore ha sottolineato l’importanza del lavoro quotidiano e dello spirito di sacrificio: Per arrivare fino in fondo servirà lavorare duro, seguire ciò che ci chiede il mister e mantenere lo spirito di squadra che ci ha contraddistinti fin dall’inizio. Sarà dura, ma ci proveremo fino alla fine. Abbiamo grande fiducia in noi stessi”. Ha poi trovato analogie con la squadra che ha vinto l’ultimo Scudetto, spiegando: “Siamo un gruppo di bravi ragazzi, lavoriamo al massimo ogni giorno. Ci sono differenze, ma ci unisce lo spirito di squadra“. Parlando del mister, invece, il portiere ha elogiato il suo metodo di lavoro: “Fin da subito ha imposto il suo modo di vedere il calcio, è stato sempre molto rigido negli allenamenti. Ci alleniamo tanto, sia fisicamente che mentalmente. Pretende il massimo da tutti e questo ci sta portando risultati. Vogliamo continuare così. La partita di Verona è stata uno shock, ci ha fatto male. Ma da quel momento abbiamo tirato fuori qualcosa in più“.

Napoli, a proposito della città

Meret ha anche raccontato il suo legame con la città di Napoli: “Per me è una seconda casa, sono qui da tanti anni. È una città che ti accoglie, vive di calcio, e se le cose vanno bene è un piacere giocare qui. I tifosi ti fanno sentire il loro calore, c’è grande passione. E poi è una città bellissima, con tanti posti da visitare e ottimo cibo. Sulla concorrenza tra portieri italiani ha preferito non fare classifiche: “Non mi piace paragonarmi agli altri. Donnarumma è fortissimo, ma anche Vicario, Di Gregorio e Carnesecchi stanno facendo grandi cose. Questa sana competizione ci aiuta a migliorarci e rimanere nel giro della Nazionale”. Infine, ha evidenziato le differenze tra le richieste di Spalletti e quelle di Conte: Conte mi chiede di stare più alto, vicino alla difesa e di muovermi in linea con essa. Spalletti invece puntava di più sulla costruzione dal basso. Sono approcci diversi, ma cerco sempre di adattarmi”. Sul gol che non avrebbe voluto subire, ha ricordato: I due a Roma, arrivati nei minuti finali. Stavamo vincendo, perdere quei punti ha fatto male. La parata più importante, beh, non ce n’è una in particolare, ma a Cagliari e Genova ho fatto interventi che ci hanno aiutato a vincere. Un’intervista che restituisce l’immagine di un Meret maturo, concentrato e sempre più centrale nel progetto del Napoli.


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Felice Torino

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