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·7 January 2025
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Giovanni Gardini, amministratore delegato del Palermo, è intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo ds Osti, spiegando alcune delle scelte dell’ultimo periodo. Di seguito quanto riportato da Stadionews.it:
ESONERO DI DE SANCTIS – “Grazie a De Sanctis e Migliaccio per quello che hanno fatto. Siamo dispiaciuti per i risultati. Dopo un’attenta analisi abbiamo deciso di cambiare la direzione sportiva. Il curriculum di Osti è chiaro a tutti, ha fatto della credibilità il suo baluardo. La direzione sportiva era andata in difficoltà nel momento delle difficoltà. La squadra ha delle criticità e non c’è stato il supporto che ci aspettavamo. Non ci sono colpevoli o capri espiatori, siamo qui a prendere decisioni per il bene del Palermo. Possiamo essere protagonisti del campionato di Serie B, anche se i risultati al momento dicono il contrario”.
DIONISI CONFERMATO – “I bilanci si fanno alla fine della stagione. Non è un periodo positivo, non ci nascondiamo e non cerchiamo alibi. Non abbiamo cambiato allenatore perché dobbiamo guardare dentro i risultati. Abbiamo notato che la squadra non ha mai giocato contro Dionisi, anzi lo segue. Questa è la motivazione principale, Dionisi è bravo e capace, si sente addosso la maglia del Palermo, è convinto di poter uscire da questa situazione negativa”.
PALERMO NON COMPETITIVO – “Dico onestamente che non siamo competitivi per l’obiettivo di inizio stagione, ma possiamo tornare a esserlo. Non ci sono tante anime all’interno del Palermo. Gli avversari sono solo quelli che la domenica hanno una maglia diversa. Dobbiamo essere un tutt’uno, solo così ne possiamo uscire. Serve unione d’intenti. La proprietà è rammaricata, non vuole buttare i soldi fuori dalla finestra. L’investimento va visto a lungo periodo, gli obiettivi non cambiano di una virgola. Ci potrebbe volere più tempo. Mi dispiace la contestazione che noi tutti, io per primo, abbiamo ricevuto”.
SOLUZIONI – “Devo trovare le soluzioni e conosco le mie responsabilità. Io sono il City Football Group in questo momento, ho la fiducia della proprietà e questo mi dà la forza per lavorare quotidianamente. Dimostro così la mia passione quotidiana nei confronti di questa città. Possiamo sbagliare, ma devo essere grato a tutte le persone che lavorano per questo club. Siamo grati ai tifosi e siamo dispiaciuti che non arrivino i risultati che la città merita. Andiamo avanti con grande forza e carattere. Abbiamo le competenze per poter fare il bene del Palermo. Palermo merita la Serie A ma solo insieme possiamo raggiungerla”.
PROBLEMATICHE – “Tutte le nostre aree parlano giornalmente con la proprietà, sono loro i primi a essere dispiaciuti. È compito nostro di riportare i tifosi dalla nostra parte. Insieme si trovano le soluzioni. Mirri è il nostro presidente. Non viene allo stadio perché soffre dei risultati, è comprensibile. Io sono l’amministratore, i ruoli sono ben definiti. Non mi nascondo e non scappo, lavoro 12 ore al giorno. Sono il responsabile dell’azienda ma non ho le competenze per addentrarmi in attività sportive. Non sono a Torretta tutti i giorni. La direzione sportiva non ci ha dato le risposte che ci aspettavamo. Si possono aprire infinite valutazioni. Dal punto di vista dello sviluppo aziendale siamo la società più forte in Serie B. Abbiamo investito tanti soldi su centro sportivo e stadio. CFG non vuole scappare ma radicalizzarsi. Siamo in una situazione negativa dal punto di vista sportivo, il resto sta andando a gonfie vele. Abbiamo la certezza che questa situazione potrà cambiare”.
L’APPORTO DI BIGON – “Bigon incide zero nelle decisioni del Palermo. È un vantaggio avere una struttura alle spalle, ma le decisioni sono in capo al sottoscritto e a Carlo Osti. Nessun altro decide, è sempre stato così. Le scelte si possono sbagliare”.
BUDGET – “Budget? Non c’è nessun limite, si tratta di una valutazione tecnica. Osti deve portare i profili necessari, la società non si tirerà indietro. Più il Palermo sta in B, più il gruppo perde. CFG non vuole regalare soldi a nessuno. Osti ha la mission di migliorare la squadra”.
ERRORI – “Gli errori sono di tutti, non c’è un colpevole. Cerchiamo soluzioni. Nessuno di noi ha parlato di fallimento, non parlo di fallimento. Sono qui per prendere decisioni. I panni sporchi vengono lavati in casa. La verità è una: stiamo facendo male, ne usciremo. Le scelte devono essere contestualizzate al momento. Non c’è stato nessun contatto con altri direttori sportivi, se ne sono proposti tanti. Ho ritenuto che avevamo bisogno di una figura come Osti”.
CONVENZIONE PER LO STADIO – “Ci confrontiamo col Comune. Abbiamo proficue interlocuzioni, quanto prima arriverà la sigla. Abbiamo la stessa visione, siamo molto fiduciosi. Vogliamo fare qualcosa di importante per la città. Dissidi con Mirri? Non so da dove vengano queste voci, non ci sono problemi. Il Palermo farà una convenzione col Comune, non ci saranno società esterne coinvolte”.