Calcionews24
·18 April 2025
Parma, Pellegrino promette: «Dopo l’Inter fermeremo anche la Juve. Vlahovic? Ecco cosa ne penso»

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·18 April 2025
PROMESSA – «Dopo l’Inter siamo pronti a fermare la Juve. In quella partita siamo passati da 0-2 a 2-2: incredibile, ma meritato. E se l’avessi buttata dentro… Ci sono andato vicino, peccato: forse ho sbagliato, ma è andata così. Giochiamo bene, è vero. Ma adesso servono i punti, anche con i denti: per questo dobbiamo fermare la Juve».
CARATTERISTICHE – «Fisico, di cuore. Mi piace stare là in mezzo, mi piace sacrificarmi per i compagni. Il calcio moderno ha un po’ cambiato il modo di fare l’attaccante: oggi si parla più di dialogo con il resto della squadra, di legare i reparti, di muoversi su tutta la linea offensiva: io amo l’area di rigore».
VLAHOVIC – «Lo stimo, molto. E lo seguo dai tempi della Fiorentina: in Argentina trasmettono molte partite del campionato italiano, soprattutto la mattina: ero un appassionato, incollato alla tv. Altri attaccanti? Ammiro Haaland. E so benissimo il ricordo che ha lasciato uno come Crespo da queste parti: belle le sue parole quando a fine gennaio sono diventato un giocatore emiliano».
DOPPIETTA CONTRO IL TORO – «Una gioia enorme. Mi sono sentito bene: una doppietta, in Italia, in pochi minuti e alla terza presenza in Serie A. Non potevo cominciare meglio. Visto il loro derby, magari i tifosi del Toro tiferanno per noi: per me conta solo arrivare alla salvezza, non ho altri obiettivi».
SERIE A – «Sì, venire qui è stata la scelta giusta e più logica per me e per le mie conoscenze: bello mettersi alla prova in una realtà tanto complicata e difficile».
GIRARE IL MONDO PER SEGUIRE PAPA’ – «Sì, un arricchimento. In Italia sono stato a Como quando mio padre era il vice di Benitez all’Inter, ho vissuto a Liverpool, Valencia è stata la casa di papà per molto tempo. Parlo inglese, spagnolo, francese, già un po’ di italiano, ma mi sento argentino».
RICORDI DI QUEL VALENCIA – «Quel Valencia ha scritto la storia. Amavano e hanno continuato ad amare mio papà lì: mi ha raccontato del suo rientro in città, era distrutto, amareggiato, deluso per la sconfitta, ma mai solo. Ripeto, quella squadra ha scritto la storia di Valencia, dopo arrivò la Liga e una coppa».