Calcionews24
·1 February 2025
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Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa quest’oggi alla vigilia del match contro la Roma del tecnico Ranieri. Ecco le dichiarazioni del tecnico dei partenopei riprese da TMW:
PAROLE– «Chi mi conosce sa benissimo che non mi isolo, partecipo, cerco di partecipare attivamente a tutte le problematiche societarie per risolvere il problema. Cerco di essere parte attiva, vista la mia esperienza, per dare la mia opinione e cercare di risolverlo nel migliore dei modi, e non toglierlo. C’è una differenza, in generale, tra risolvere il problema e togliere il problema, nel calcio. Lo si rimanda solo e tornerà a bussare».
ROMA– «E’ una rosa che ha valori assoluti, ha Dybala, Paredes, Hummels, Ndicka, Dovbyk, Pellegrini, Mancini, il portiere Svilar, è una squadra ed una rosa completa negli 11 e nei ricambi. E’ cresciuta tanto, l’abbiamo affrontata due mesi fa ed era la prima parte di Ranieri, ascoltavo che in casa tra campionato ed Europa League vengono da 7 vittorie consecutive, 23 gol fatti e solo 3 subiti. E’ una testimonianza della forza della squadra, di cosa esprime allo stadio Olimpico, davanti ad un tifo che trascina, come il nostro, bisognerà fare grande attenzione, lo sappiamo. L’abbiamo preparata nella giusta maniera, sapendo che anche loro l’anno scorso sono arrivati prima di noi».
MERCATO– «Bisogna aspettare la fine del mercato e trarre considerazioni da parte vostra. A me sposta poco, sono preparato sia in un senso o nell’altro, come ho sempre detto, deve essere così perché è una barca in navigazione, non in un porto. Quando sei in navigazione devi fare di tutto da comandante per portarla nel porto più vicino possibile. A me cambia poco, l’ho sempre detto, sta al club prendere le decisioni, posso dire la mia se mi viene chiesta, ho scelto di mettermi a disposizione e quindi accetti anche delle situazioni, ribadendo, e non lo scopro certo adesso, il mercato del Napoli non sarà mai quello delle big, ci sono dei parametri da rispettare economici, di stipendio e di volontà dei calciatori che li devi convincere e quindi devi rispettare. Io so questo, non possiamo fare la voce grossa, ci sono diversi parametri a differenza di altri club. Testa bassa e pedalare, questa è la realtà, non possiamo lamentarci o essere poco costruttivi, portiamo la nave in porto nelle migliori condizioni».
KVARA – « E’ inevitabile che abbiamo perso un giocatore importante, oggi comunque non è stato sostituito. Va bene tutto, ma non dobbiamo buttare fumo negli occhi. A detta di tutti è un giocatore importante, venduto a 70-75mln di euro, le altre uscite sono state rimpiazzate, quella di Kvara ad oggi no. Nessuno può dire ci siamo rinforzati con l’uscita di Kvara o indeboliti, ma oggettivamente è uscito un campione dalla rosa che ha fatto comunque la prima parte di campionato. E’ già da 4-5 gare che non c’è più, ma è giusto tenerlo presente, così come è giusto tenere presente che questi ragazzi sono cresciuti in maniera importante altrimenti non si spiegherebbero i 53 punti, gli stessi dell’anno scorso. Merito ai ragazzi, mi riempie di gioia vedere come lavorano, la voglia di crescere, al di là di tutto, se siamo pochi a livello numerico, infortuni, loro mi danno disponibilità ed in questi momenti devo guardare cosa ho in casa e non cosa non ho, e fare la differenza con quello che ho in casa».
IMMAGINI POLITANO E SIMEONE– «Tutto può incidere, vedere uno come Simeone che mette a rischio la propria faccia o Matteo che non molla l’ossa all’82’ ed esulta, ma pure Ngonge che entra per 4 minuti e ha l’approccio giusto, senza contare Gilmour o altri che non hanno avuto spazio in panchina come Raspadori o Marin, sono tutte cose positive. I ragazzi stanno crescendo come mentalità e pensano col noi e non con l’io. Io ho fatto il calciatore, è normale che sei un po’ egoista, guardare alla tua prestazione. Loro hanno davvero capito che si cresce tutti insieme, nella stessa direzione, queste soddisfazioni per l’attaccamento ed il senso d’appartenenza che lo si vede sempre meno nel calcio moderno, sono valori da far crescere e sviluppare al di là di chi va e chi entra».