Calcio e Finanza
·13 February 2025
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I soldi versati da Massimo Moratti, ex patron dell’Inter, al finto ministro Crosetto sono stati ritrovati, dopo il tracciamento portato avanti dagli inquirenti della Procura di Milano che li ha poi bloccati su un conto corrente in Olanda. Come riportato da Il Corriere della Sera, si tratta di un totale di 980mila euro.
«Sono davvero soddisfatto che il denaro sottratto con l’inganno a un imprenditore, sfruttando una falsa riproduzione della mia voce e il mio nome, sia stato rintracciato su un conto olandese e completamente bloccato. Un grande lavoro da parte dei magistrati e delle forze dell’ordine», ha dichiarato ieri nel tardo pomeriggio il ministro della Difesa, Guido Crosetto, con un post sul social X.
«Hanno fatto tutti un lavoro eccellente, a partire dal ministro Crosetto, che si è esposto in prima persona e mi ha avvisato subito. Anche il procuratore Viola e i carabinieri hanno dimostrato una straordinaria professionalità – ha commentato Moratti poco dopo –. La denuncia immediata ha sicuramente agevolato la risoluzione del caso, anche se non era affatto una situazione semplice». L’imprenditore ha poi telefonato al ministro e al procuratore per esprimere loro la sua gratitudine.
L’indagine, avviata con grande rapidità mercoledì scorso, ha visto un impiego massiccio di risorse investigative. Grazie al fattore tempestività, si è riusciti a congelare i fondi sul conto olandese indicato dai truffatori a Moratti per il versamento, nonché su un altro conto dove era stata trasferita una piccola parte del denaro. Decisivo è stato anche il lieve ritardo causato da un primo tentativo fallito dei malviventi di trasferire nuovamente il denaro, questa volta a Hong Kong.
Il pubblico ministero Giovanni Tarzia e i carabinieri del Nucleo Investigativo sono riusciti a intervenire senza ricorrere a ordinarie rogatorie internazionali, né a un più rapido ordine europeo di investigazione. Hanno invece utilizzato un metodo di congelamento immediato dei conti reso possibile da una collaborazione diretta tra banche centrali.
Sui conti, intestati a prestanome stranieri di cui ora verranno analizzate le tracce, non risultano altre somme oltre a quelle di Moratti. Tuttavia, l’estratto conto potrebbe rivelarsi prezioso sotto due aspetti: da un lato, potrebbe confermare o escludere che vi siano stati altri bonifici da vittime che non hanno ancora denunciato il raggiro; dall’altro, potrebbe fornire indicazioni per ulteriori indagini su altri conti usati dai truffatori per spostare il denaro.
Al momento, sembra che Moratti sia l’unico ad aver effettuato il pagamento e uno dei pochi ad essere stato contattato direttamente, senza intermediari, a differenza di altri imprenditori presi di mira, tra cui Aleotti, Gussalli Beretta, Tronchetti Provera, Della Valle, Bertelli, Armani, Del Vecchio, Caltagirone e alcuni dirigenti di Esselunga.