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Alex Cizmic·24 April 2025
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Alex Cizmic·24 April 2025
L'accesso del Milan alla finale di Coppa Italia potrebbe cambiare il futuro di Sergio Conceicao.
L'allenatore portoghese è dato come partente ormai da diverso tempo, ma i risultati ottenuti nelle coppe nazionali potrebbero ribaltare la situazione.
Sergio Conceicao non è riuscito a invertire la rotta negativa intrapresa in campionato con Paulo Fonseca in panchina, che vede il Milan al nono posto con 51 punti. L'ex tecnico del Porto ha accumulato solo 24 punti in 16 giornate e, se la stagione dovesse finire oggi, i rossoneri registrerebbero il peggior posizionamento in Serie A dalla stagione 2014/2015. In quella disastrosa annata guidata da Filippo Inzaghi il Milan arrivò decimo e a questo punto della stagione, vale a dire dopo 33 giornate, vantava solamente 43 punti.
Anche l'eliminazione inaspettata dalla Champions League per mano del Feyenoord e il fatto di aver gettato al vento contro la Dinamo Zagabria la qualificazione diretta agli ottavi di finale non giocano a suo favore. L'assenza dalla Coppa dalle grandi orecchie significa meno introiti, un minor budget a disposizione per gli acquisti e conseguentemente un minor appeal agli occhi degli obiettivi di mercato.
Nonostante i numeri impietosi in campionato e l'uscita precoce dalla Champions, la conquista della finale di Coppa Italia concede al Milan la possibilità di ottenere il secondo trofeo stagionale dopo il trionfo in Supercoppa italiana. Sarebbe la prima volta dopo 18 anni: nel 2007/2008 la formazione allenata all'epoca da Carlo Ancelotti alzò al cielo prima la Supercoppa europea e poi il Mondiale per Club.
Mettere due trofei in bacheca in cinque mesi potrebbe favorire la conferma di Sergio Conceicao, che in così poco tempo ha avuto anche il merito di rimanere imbattuto in ben quattro derby contro l'Inter, uno dei quali è valso proprio la vittoria in Supercoppa. Altrettanto positiva, inoltre, è stata la svolta tattica delle ultime settimane: il passaggio al 3-4-3 sembra aver dato alla squadra l'occasione di ridurre le lacune difensive e alla maggior parte dei calciatori la possibilità di esprimersi al meglio. Si tratta di una soluzione che, seppur tardiva, potrebbe rappresentare una base interessante su cui costruire il futuro del Milan.
Il nuovo direttore sportivo, che sarà nominato con tutta probabilità alla fine della stagione, potrebbe dunque decidere insieme al resto della dirigenza di dare a Sergio Conceicao una seconda possibilità. Ciò potrebbe voler dire la rinuncia ad alcuni big della rosa milanista che non hanno ancora rinnovato (Theo Hernandez e Mike Maignan) o che non avrebbero instaurato un bel rapporto con il tecnico (Christian Pulisic e Youssouf Fofana). Si tratta di cessioni che potrebbero rappresentare una fonte di ingresso per finanziare il mercato.
I riflettori sono puntati principalmente su Theo Hernandez. Il terzino francese, che rimane uno dei senatori dello spogliatoio milanista, si è reso protagonista di una stagione a dir poco sotto tono e già a gennaio sarebbe potuto partire in direzione Como. La cessione di Theo ed eventualmente di altri calciatori che già da anni vestono la maglia rossonera traccerebbero un taglio netto col passato e l'inizio dell'ennesima rifondazione del Milan.
📸 PIERO CRUCIATTI - AFP or licensors
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