Calcio e Finanza
·29 de marzo de 2025
Cassazione: Calciopoli non alterò la classifica 04/05 del Bologna. Niente risarcimento

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·29 de marzo de 2025
Non c’è prova che le frodi sportive, realizzate o tentate, emerse dall’inchiesta su Calciopoli abbiano influenzato in modo rilevante l’esito della stagione calcistica 2004/05. Si tratta dell’annata che ha preceduto lo scoppio dello scandalo, il quale ha portato alla revoca di due Scudetti e alla retrocessione in Serie B della Juventus.
La risposta – spiega Tuttosport – arriva in maniera definitiva, a distanza di vent’anni dall’inchiesta che ha spaccato il calcio italiano, da una sentenza della Corte Suprema di Cassazione (Sezione III Civile, ordinanza numero 6116), emessa il 7 marzo 2025. Questo pronunciamento ha posto fine ai contenziosi avviati da Bologna, Brescia e dall’allora presidente del club felsineo, Francesco Gazzoni Frascara, che chiedevano un risarcimento danni in sede civile.
Il Bologna, infatti, al termine di quel campionato era retrocesso in Serie B insieme a Brescia e Atalanta, dopo un lungo percorso culminato con uno spareggio decisivo contro il Parma, anch’esso fermo a 42 punti. La Fiorentina, grazie alla classifica avulsa, si era salvata, mentre le due squadre emiliane si erano sfidate in un match che condannò il Bologna alla retrocessione. Proprio per questo Gazzoni Frascara, scomparso nell’aprile 2020 all’età di 84 anni, aveva portato avanti in sede civile la battaglia legale, contestando la sentenza penale del Tribunale di Napoli e cercando di ottenere un risarcimento dalla Juventus e dagli altri imputati.
Sebbene il Bologna, con la nuova dirigenza, avesse poi ritirato il ricorso, la società Victoria 2000, che all’epoca controllava il club, aveva continuato la battaglia legale. Tuttavia, la Cassazione ha respinto in via definitiva le richieste di risarcimento, anche per motivi giuridici, e ha messo nero su bianco un punto fermo sulla vicenda Calciopoli.
Nella sentenza si legge infatti che «è bene mettere in luce che la società Victoria 2000 non si è neppure in minima parte preoccupata di confutare la ricostruzione compiuta dalla sentenza impugnata». La Cassazione ha aggiunto che «gli eventi di frode sportiva accertati non avevano determinato, in pratica, alcun significativo mutamento della classifica finale».
In altre parole, spettava ai ricorrenti dimostrare un legame concreto tra le vicende di Calciopoli, la retrocessione del Bologna e il danno economico subito. In ogni caso, per i giudici rimane valido quanto stabilito nel processo di Napoli: gli eventi legati allo scandalo non alterarono in modo significativo l’esito sportivo del campionato.