DirettaCalcioMercato
·18 de abril de 2025
Inter, Bastoni: “La partita col Bayern? Top 5 serate. Chi dice che non so difendere è invidioso”

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·18 de abril de 2025
In esclusiva alla Gazzetta dello Sport ha parlato il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni, vediamo insieme le sue parole.
Sono passati 2 giorni da Inter–Bayern Monaco 2-2, la partita che ha sancito la qualificazione dei nerazzurri in semifinale di Champions League. Nonostante l’avversario fosse di assoluto livello(era considerata una delle favorite alla vittoria finale), gli uomini di Inzaghi hanno giocato con cuore e orgoglio e hanno passato meritatamente il turno. Uno dei protagonisti di questa Inter, Alessandro Bastoni, ha trattato questa partita in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport ripresa da Tuttomercatoweb e non solo.
Pareggio col Bayern Monaco
“È nella top 5 delle serate più belle vissute con l’Inter. Prima del turno tutti pensavano fosse scontata la qualificazione del Bayern, una delle favorite per la vittoria finale. Averli eliminati significa essere per davvero una grande squadra. La frase di Lautaro sui co*i? Sì, ce li abbiamo. Ma, soprattutto, noi siamo quelli che più credono in se stessi. Al di là della percezione dell’Inter là fuori, qui dentro abbiamo tanta fiducia. Sappiamo che, presi singolarmente, forse non siamo i migliori, ma che tutti insieme possiamo dare fastidio a chiunque”.
Riprovarci dopo Istanbul è una spinta in più? “Sì, perché le nostre carriere non sono infinite e chissà quante altre volte ci capiterà di giocare una semifinale di Champions. È un’occasione che va colta. Vogliamo rivivere le emozioni di Istanbul, però stavolta stando dall’altro lato… Faremo di tutto perché questo si avveri. E non è scontato essere già arrivati qui, tra le prime quattro. Sta passando un po’ questo concetto, e invece no: non capita spesso a una squadra italiana di riuscirci. Ma noi lavoriamo da quattro anni, ininterrottamente. Venti giorni di riposo in estate non sono certo una vacanza…”.
Cos’ha di speciale questa Inter? “C’è grande qualità, grande tecnica. Nessuno in questi anni ci ha mai pressato come il Bayern, ma sia all’andata che al ritorno siamo usciti alla grande, con la palla, creando problemi a una squadra eccezionale. C’è la voglia di soffrire tutti insieme, attaccanti compresi, ma anche bel gioco”.
Come si ferma il Barcellona? “Non lo so, perché all’Europeo l’ultima volta non è andata benissimo… (ride, ndr). Il Barcellona ha un’identità precisa, magari concede qualcosa, ma contro di loro dobbiamo difendere da squadra. Abbiamo già affrontato grandi esterni: adesso Olise e Sané del Bayern, e nel girone quelli dell’Arsenal. Serve il 100% dell’attenzione e della forma fisica. Solo così potremo metterli in difficoltà”.
Per Transfermarkt lei è il difensore più costoso del mondo (85 milioni, ndr) e come “braccetto” sinistro l’ammirano tutti o quasi: non è strano che in Nazionale non giochi nel “suo” posto, ma debba slittare in mezzo?
“Nella stessa posizione c’è anche Calafiori, che è molto, molto bravo: l’idea del ct Spalletti è quella di mettere in campo tutta la qualità possibile e noi ci adeguiamo al suo credo. Riccardo è un bravissimo ragazzo, in azzurro siamo un gruppo sano e non c’è nessun problema”.
Una chiusura su Olise a Milano, un’altra su Kane a Monaco: le dà fastidio che qualcuno abbia ancora dubbi su di lei come difensore puro?
“Questo è un giudizio molto italiano, qui c’è molta invidia, specialmente quando si parla di giocatori “nostri”. Poi io guardo tantissime partite estere e noto che tanti definiti dei mostri in marcatura fanno più errori di me. Il discorso poteva essere giusto due o tre anni fa, quando certe mie lacune erano evidenti, però ci ho lavorato e sono migliorato: oggi quella definizione non mi appartiene più…”.