Calcio e Finanza
·20 de marzo de 2025
La Roma presenta il piano viabilità per il nuovo stadio a Pietralata

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·20 de marzo de 2025
Continua il lavoro dei tecnici incaricati dalla Roma per la presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio giallorosso di Pietralata. La deadline è rimasta invariata in queste settimane: fine aprile.
Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, inoltre, sembra essere stata risolta l’intricata e fondamentale questione legata alla viabilità. La conferma arriva direttamente dalla parte giallorossa che sembra aver trovato la chiusura del cerchio nell’incontro di ieri pomeriggio, durato poco più di due ore, con i tecnici di Comune, Regione Lazio, Ministero dei Trasporti e, ovviamente, quelli incaricati dalla Roma stessa.
La questione principale riguardava i problemi, e le relative soluzioni, per il trasporto pubblico e privato, i parcheggi e l’accessibilità del futuro nuovo impianto. Più corposo il dossier per quanto riguarda i mezzi pubblici, visto che sono coinvolte molte realtà gestionali che si occupano di metropolitana, treni e autobus.
Per quanto riguarda le stime fin qui realizzate dal club, circa il 55% dei tifosi utilizzerà uno dei mezzi di trasporto pubblici e solo il 12% la propria auto. Ma a quest’ultimo dato è stato aggiunto che un altro 15% userà la propria autovettura per raggiungere un altro mezzo pubblico, come può essere il treno alla stazione Tiburtina. Senza dimenticare i treni da e per l’aeroporto. Per completare l’analisi, c’è il 13% che userà le due ruote, un 4% in bici o a piedi e, infine, un 1% con il taxi.
La proposta della Roma, e questa è una novità, vede un potenziamento della fermata Quintiliani sulla metro B. Si tratta di un nuovo ingresso in aggiunta all’esistente con dei tornelli in grado di sgranare gli ingressi in stazione a 134 persone al minuto. Così modificata, Quintiliani assorbirebbe 9mila tifosi diretti con la B verso Termini, Venezia e Eur e 8.200 diretti a Rebibbia. Distanza dallo stadio: cinque minuti a piedi.
Un’altra fermata coinvolta nel progetto della Roma è la già citata Tiburtina, dove si incontrano treni e metropolitana. Qui si calcola che entrino, in occasione delle partite, un totale di 10.600 persone ma con dei tornelli che consentano un ingresso di 170 persone al minuto. Distanza a piedi dallo stadio: 12 minuti. Viene poi menzionata la fermata Bologna, sempre della linea B. Questa dista 17 minuti e la previsione è che sia utilizzata da 7.500 tifosi.
E qui arrivano le osservazioni dei vari tecnici incaricati dalle istituzioni. In particolare quella avanzata dalla Regione Lazio e dall’architetto Paolo Desideri, il progettista della stazione Tiburtina. Quest’ultima, fanno notare, è in grado di accogliere queste oltre 10mila persone, ma solo dopo un adeguamento proprio dei tornelli e che i tempi di accesso (12 minuti stimati di «picco d’attesa») potrebbero costituire l’incentivo per molti tifosi a dirigersi verso Quintiliani, Bologna o Monti Tiburtini dove i tempi di attesa (meno di 1 minuto di «picco d’attesa») potrebbero essere più appetibili.
L’altra grande questione è quella relativa ai parcheggi. In totale, fra quelli del quadrante immediatamente diretto dello stadio, sotto la curva sud, ad esempio, e quelli da rimediare nei parcheggi di scambio, la Roma conta di avere un totale di 6.259 posti auto a disposizione. Per le moto, il numero previsto è di 5.713 stalli dedicati.
Ma nel progetto si parla anche di biciclette e tifosi che possono arrivare a piedi allo stadio. Ma per far ciò devono usare i famosi ponti ciclopedonali, uno dei punti principali nelle idee degli architetti incaricati dal club giallorosso. Ecco, questi dovrebbero essere tutti confermati, come ribadito più volte dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia.
Questi sono quelli di via Livorno, che sarà largo 8 metri e, rispetto all’asse della strada, sarà un po’ inclinato per ridurre le interferenze con la rete dell’alimentazione elettrica dei treni; all’uscita Pietralata di stazione Tiburtina, la passerella sarà larga 5 metri e attraverserà piazzale Spadolini per evitare che il flusso dei tifosi in entrata e uscita possa interferire con quello delle auto garantendo così la sicurezza dei pedoni; quello di Monti Tiburtini: avrà una forma semicircolare utilizzando le fondamenta già realizzate.
Ovviamente, l’incontro di ieri pomeriggio non ha risolto tutte le questioni. Il primo nodo da sciogliere è quello relativo al rapporto con Ferrovie dello Stato che, nei giorni scorsi, ha pubblicato la variante urbanistica per il proprio sviluppo dell’area a ridosso dei binari della ferrovia. Qui per FS è prevista un’area di parcheggio, la stessa che la Roma ha individuato come da destinare a 1.565 posti moto. Nei prossimi giorni verrà avviato un tavolo tecnico con Ferrovie proprio per risolvere questo problema.
Un altro problema deriva dalla fermata Quintiliani della metro. La Prefettura, almeno all’inizio, aveva previsto che, in occasione delle partite, la fermata rimanesse aperta al massimo per chi andava allo stadio e non per chi usciva, in modo non diverso da quanto già oggi accade, ad esempio, con Circo Massimo o San Giovanni quando ci sono i concerti o manifestazioni. Questo perché la fermata oggi non è adeguata per accogliere un così gran numero di persone. La questione, quindi, è capire se il potenziamento progettuale immaginato dalla Roma sia sufficiente a far riconsiderare questa decisione alla Prefettura.
Quest’ultimi sono passaggi fondamentali, ma che c’è il tempo di affrontare. Intanto le parti vanno avanti a dialogare in un clima di serenità e collaborazione che li rende soddisfatti di come si sta procedendo e fiduciosi di risolvere al più presto tutti gli attuali nodi ben presenti sui tavoli di tutti.