Inter Milan
·5 de abril de 2025
L'Inter rallenta, il Parma la riacciuffa: 2-2

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·5 de abril de 2025
Una frenata, inaspettata perché il primo tempo si era chiuso sullo 0-2. Il pareggio del Tardini, dentro a un pomeriggio stranissimo, condanna l'Inter a tornare a Milano con un solo punto. Già, perché il Parma, che nel primo tempo aveva già dato dimostrazione di avere potenziale offensivo alto - arginato da uno straordinario Sommer - non si è arreso, nonostante il 2-0 nerazzurro al 45'. Prima Darmian, poi Thuram. In mezzo due autentici miracoli di Sommer a blindare la porta, e tante occasioni nerazzurre per sfondare: da Lautaro a Darmian, e non solo. L'Inter per tutto il primo tempo ha dato l'impressione di poter sfondare a ogni accelerazione, lasciando però qualche spiraglio dietro. Il secondo tempo pesa nell'economia interista perché l'approccio non è lo stesso dei primi 45 minuti. E così il Parma, rinvigorito dai cambi, rompe gli indugi. Inter passiva ed ecco arrivare i gol: al 60' Bernabé dalla distanza, al 69' Ondrejka con un tiro deviato. La squadra di Inzaghi - in tribuna per squalifica - non trova le forze per reagire, per andare a cercare la vittoria. Il Parma, invece, sfiora il colpo da tre punti con Pellegrino, in coda a un match che lascia all'Inter l'amarezza per una grande occasione sciupata.
Il primo tempo che non ti aspetti. Perché tra la ricerca di punti salvezza e di fondamentali passi in vetta, la posta in palio è altissima. L'ipotesi di un match molto chiuso, certificato anche dalla scelta di Cristian Chivu, ex nel cuore dei tifosi nerazzurri, di adeguare il suo schieramento alla tattica nerazzurra, con cinque uomini a coprire il campo per tamponare le avanzate nerazzurre, viene subito smentita dall'atteggiamento delle due squadre. Inter con Lautaro assieme a Thuram: la squadra di Farris (con Inzaghi squalificato, in tribuna) lavora molto bene sulla sinistra, con ottime triangolazioni tra Bastoni e Dimarco. Nasce da lì il gol, con l'assist dalla sinistra di Dimarco e la conclusione vincente sul secondo palo di Darmian, lo specialista dei gol sblocca-match. Poco prima, però, l'Inter aveva saggiato la bontà del gioco del Parma, diretto sulle punte e con la capacità di pungere in ripartenza. Il miracolo di Sommer a sbarrare la strada a Bonny è il primo allarme. Le parate di Sommer custodiscono il vantaggio: strepitosa quella su Man, quando ancora una volta il Parma aveva trovato il modo di andare al tiro. Inter di base in controllo, però: con possibilità di fare gol, con qualche errore sottoporta, e con il raddoppio nel finale di tempo. Meravigliosa verticalizzazione di Darmian, assist perfetto di Mkhitaryan e gol fortuito di Thuram. Marcus - nato a Parma e di casa al Tardini per il passato del papà, in tribuna - colpisce male il pallone davanti a Suzuki ma trova il gol. Un 2-0 pesante per andare al riposo, ma che di fatto non mette al riparo l'Inter dal ritorno dei padroni di casa. Nella ripresa, infatti, anche grazie ai cambi di Chivu, il Parma trova la scintilla. L'Inter rallenta, attende, e il Parma scava nella difesa nerazzurra. Trova il 2-1 con Bernabé, con un gran sinistro da fuori. Primo gol in Serie A, come primo gol anche per Ondrejka, nove minuti più tardi: discesa e conclusione, deviata da Acerbi alle spalle di Sommer. Un pareggio che per l'Inter è una mazzata, e che costringe la squadra a tornare all'attacco. Difficile, però, perché il Parma si compatta. L'Inter ci prova, ma senza guizzi o convinzione: Suzuki non deve compiere grandi parate, anzi il Parma sfiora il gol vittoria al 91' con Pellegrino. Il 2-2 del Tardini, davanti a una autentica marea nerazzurra, porta l'Inter a quota 68, con 7 altre partite di campionato da giocare. Ma martedì sotto con il Bayern Monaco.
Marcatore: 15' Darmian (I), 45' Thuram (I), 60' Bernabé (P), 69' Ondrejka (P)
PARMA (5-3-2): 31 Suzuki; 11 Almqvist (64 Leoni 46'), 15 Delprato, 21 Vogliacco, 5 Valenti, 14 Valeri; 16 Keita, 27 Hernani (10 Bernabé 46'), 19 Sohm (17 Ondrejka 54'); 13 Bonny (23 Camara 78'), 98 Man (32 Pellegrino 46'). A disposizione: 33 Marcone, 40 Corvi, 4 Balogh, 8 Estevez, 18 Lovik, 20 Hainaut, 30 Djuric, 61 Haj Mohamed. Allenatore: Cristian Chivu.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 31 Bisseck, 15 Acerbi, 95 Bastoni (30 Carlos Augusto 46'); 36 Darmian, 20 Calhanoglu (16 Frattesi 65'), 21 Asllani (8 Arnautovic 81'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (59 Zalewski 59'); 9 Thuram (11 Correa 65'), 10 Lautaro. A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 6 De Vrij, 28 Pavard, 48 Re Cecconi, 52 Berenbruch, 53 Topalovic. Allenatore: Massimiliano Farris.
Ammoniti: Almqvist (P), Dimarco (I), Zalewski (I), Delprato (P), Correa (I) Recupero: 1' - 5'.
Arbitro: Doveri. Assistenti: Lo Cicero, Di Gioia. Quarto ufficiale: Arena. VAR: Mariani. Assistente VAR: Meraviglia.
SQUALIFICATI Parma: - Inter: Barella (1), Inzaghi (allenatore, 1).
DIFFIDATI Parma: Almqvist, Balogh, Haj Mohamed, Keita. Inter: Asllani, Bastoni, Mkhitaryan, Pavard.