DirettaCalcioMercato
·29 de marzo de 2025
Sacchi sul calcio italiano: “I nostri allenatori si sono evoluti. Conte? Un fuoriclasse”

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·29 de marzo de 2025
Arrigo Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’evoluzione del calcio italiano.
Di seguito, le sue parole.
“Un vento nuovo soffia sull’Italia, finalmente si gioca a calcio. E gran parte del merito di questa rivoluzione è degli allenatori di casa nostra, che hanno saputo abbandonare la tradizione e si sono lanciati con coraggio verso il futuro”
L’allenatore più vincente è un italiano: il suo allievo Ancelotti. Cinque Champions League in bacheca da tecnico. Nessuno come lui. “Carlo è un fenomeno, un maestro e, cosa fondamentale, una gran brava persona. Il carattere equilibrato e tranquillo è la sua forza. Conosce i segreti del calcio e, quando si trova in difficoltà, riesce a trovare una via di uscita. E le sue squadre cercano sempre il gioco, il dominio, la bellezza”.
Tutti vogliono Conte: il Napoli, ovviamente perché ce l’ha, la Juve, si dice pure il Milan. Lei che lo conosce bene che ne pensa? “Antonio è un fuoriclasse. A Napoli lo sta dimostrando. Ha rimesso insieme i cocci della passata stagione, ha dato una chiara identità al gruppo, ha convinto a giocatori a seguirlo e, nonostante gli abbiano venduto il giocatore più forte a gennaio, è secondo. Se non è un miracolo, poco ci manca”.
Simone Inzaghi, con la sua Inter, è ancora in corsa su tre fronti. Il suo giudizio? “Di Inzaghi ho apprezzato la costante crescita. Prima un po’ timido, adesso coraggioso, l’Inter non arretra più a protezione del risultato, ma continua ad attaccare quando è in vantaggio: un notevole cambio di mentalità, reso possibile anche dalla totale sintonia con il club. Perché, lo ripeto sempre, il club viene prima dell’allenatore e l’allenatore viene prima dei giocatori. Se questa scala gerarchica non è rispettata si va incontro ai guai”.
Altri nomi che impreziosiscono la scuola italiana: Gasperini, Italiano, Baroni, Sarri. “Parto dall’ultimo: Sarri. Perché nessun club ha investito su un maestro come Maurizio? A me pare una follia che lui sia senza squadra. Gasperini è semplicemente fenomenale: in una città che non è una metropoli ha saputo costruire una squadra che si è fatta ammirare in Italia e in Europa. Chapeau! Italiano lo conoscevo dai tempi in cui guidava lo Spezia. E’ stato bravo alla Fiorentina e ancora più bravo adesso al Bologna. Le sue squadre hanno conoscenze tecniche e tattiche, e hanno uno stile ben chiaro. E poi c’è Baroni: ha organizzato una squadra divertente che ha offerto un ottimo livello di gioco”