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·17 avril 2025
đȘđ» Hellas Verona, Zanetti: âSiamo diventati una squadra, ecco cosâĂš cambiato tra i ragazziâ

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·17 avril 2025
Paolo Zanetti, allenatore dellâHellas Verona, ha parlato in conferenza stampa. Ecco quanto raccolto da TMW.
Come stanno Suslov, Niasse e gli altri infortunati? âRecuperiamo Sarr, che ha saltato solo un allenamento. Poi si sono allenati Serdar, Niasse e Suslov. Ora hanno bisogno di mettere minuti nelle gambe ma sono tutti recuperati al 100%, tranne Tengstedtâ.
Come descrive la coppia Livramento-Mosquera, arrivati a questo punto della stagione? âSono ragazzi con potenziale, anche Sarr con loro, che stanno crescendo con il lavoro quotidiano, per arrivare al livello della serie A, uno dei top 3 campionati in Europa. Devono migliorare nella concretezza di numeri, di gol, ma per quello che riguarda il loro apporto sul gioco, sul sacrificio, sugli equilibri siamo giĂ a un livello importante rispetto allâinizio. Ora sono tutti molto inseriti nel contesto di squadra ed Ăš la strada giusta. Sta anche alla squadra mettere in condizione gli attaccanti di segnare, ma loro devono ricordarsi che al primo posto per loro ci deve essere la fame di golâ.
Cosa si prova a passare dallâessere un allenatore da esonerare a uno invece da confermare per la prossima stagione? âNon Ăš cosĂŹ strano nel mio lavoro. Conta il risultato e io sono qui per questo, anche se nella mia testa non câĂš solo questo, anche valorizzare dei giocatori e dei giovani, plasmare dei giocatori con del talento e farli crescere. CâĂš una componente tempo che in questo mestiere câĂš poco e quello che Ăš successo a me Ăš successo a tanti altri, ma mi Ăš successo in passato e succederĂ in futuro. Bisogna sempre credere nel proprio lavoro e nei propri giocatori, e la societĂ ha sempre creduto in meâ.
Quanto Ăš importante avere a disposizione tutti gli effettivi? âLa rosa Ăš ampia. Al completo sarebbe stata di un livello piĂč alto di quello che siamo stati causa infortuni a giocatori determinanti. Abbiamo sempre puntato a un concetto di squadra in cui tutti devono sentirsi parte del progetto e sentirsi importanti per sopperire alle mancanze. Ora recuperiamo giocatori importanti, ma devono riportarsi a regime, ad avere intensitĂ per riprendersi il posto, perchĂ© chi li ha sostituti lo ha fatto in maniera fantastica, come Bernede, Dawidowicz e Niasse. Giocatori che ci hanno dato una grande mano e questo crea competizione che Ăš determinante per tenere alto il livello della squadra nel quotidiano e per raggiungere lâobiettivo salvezza che ancora non Ăš acquisito. Ci troviamo davanti a una squadra che non perde da 16 partite e poi avremo uno scontro diretto fondamentale, ora dobbiamo spingere ancora di piĂčâ.
Come puĂČ rispondere il Verona alla qualitĂ della Roma? âLa Roma ha cambi, giocatori straordinari e lo dimostra nellâultimo periodo, oltre il grande allenatore. Ă una squadra che con questo mister sarebbe al secondo posto. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, dare continuitĂ di prestazione, dimostrare di essere solidi, andando con umiltĂ a Roma, ma cercando di far male a loro, non essere spettatori, ma dando il massimo in entrambe le fasi per cercare di portare a casa punti di cui abbiamo bisognoâ.
Chi Ăš il giocatore che le Ăš mancato di piĂč nella costruzione della squadra? âIo credo che siano mancate alcune cose. In una parte del campionato câĂš mancata mentalitĂ , poi questa Ăš cambiata e questi ragazzi sono diventati fondamentali, cosĂŹ siamo diventati una vera squadra. In questo momento la mia mentalitĂ Ăš rappresentata dalla squadra. Forse ci Ăš mancato qualcosa in mediana dove abbiamo adattato altri giocatori, come Suslov, Bernede, Dawidowicz e Kastanos, ma naturalmente con Duda, Serdar e Harroui era un centrocampo iniziale che non abbiamo mai avuto. Volevamo costruire una squadra su di loro senza mai riscurisci ma con il concetto di squadra abbiamo sopperito a queste mancanzeâ.
Adesso i giocatori si parlano in campo piĂč di prima? âCerto. Adesso parlano di calcio, si aiutano, fanno le giuste scalate, si chiamano gli uomini, soprattutto nella fase difensiva. La comunicazione Ăš determinante e siamo molto cresciuti su questo, puntando su giocatori giovani con grande margine di miglioramento che imparano dai propri errori. I ragazzi si sono conosciuti e per questo serve del tempo per diventare squadra. Anche per merito di alcune brutte partite abbiamo capito cosa non bisognasse fare, da un discorso primordiale di squadra siamo diventati una squadra vera. E ora si vede in campo, e questo Ăš figlio dei legami che si sono creati in campo e fuoriâ.
Prendete meno gol, segnate meno, ma avete fatto 13 punti nella seconda metĂ di campionato. Ă un segnale di maturitĂ ? âNella prima parte abbiamo fatto parecchie vittorie, una ogni tre partite, ma in mezzo perdevamo sempre. Ora la media Ăš la stessa, ma con una stabilitĂ diversa. Abbiamo abbassato il numero di gol ,ma abbiamo trovato maggiore equilibrio, ora lâobiettivo sarebbe aumentare i numeri offensivi tenendo questi numeri difensivi. Ora creiamo di piĂč in realtĂ , ma segniamo meno, quindi dobbiamo continuare cosĂŹ perchĂ© la strada tracciata Ăš quella giustaâ.
Ă stato piĂč importante lâinserimento di Valentini in difesa o quello di Dawidowicz a centrocampo? âSono entrambi giocatori importanti. Anche Duda puĂČ fare quel ruolo di Dawidowicz, ma con Pawel lui puĂČ essere piĂč libero di pressare in avanti, con Dawidowicz che in quella posizione preferisce coprire la difesa. Valentini ha portato tanto, qualitĂ da calciatore e la sua attitudine a livello caratteriale, non sbaglia un allenamento e avevamo bisogno di un giocatore come lui. Sullâaspetto fisico stiamo bene, in realtĂ stiamo correndo di meno, perĂČ lo stiamo facendo meglio rispetto ad altre partite, dove difendevamo in maniera differente. Ora siamo piĂč equilibrati e le nostre corse sono piĂč efficaci, ma a livello fisico, comunque, la squadra sta bene anche se puĂČ stare anche meglio con i rientriâ.
I giovani possono avere piĂč spazio in questo finale di stagione? âI giovani, se câĂš la possibilitĂ , giocano. Ora conta raggiungere lâobiettivo senza preclusione tra vecchi e giovaniâ.
Lazovic come sta vivendo questo momento in cui non gioca da titolare? âLa vive da arrabbiato se non gioca naturalmente, ha avuto un principio di pubalgia, mentre Bradaric nel frattempo Ăš cresciuto tantissimo. Apprezzo come aiuta Bradaric e il lavoro che fa da capitano, anche se non Ăš titolare, ha una buona attitudine e da tanto alla squadra dentro e fuori dal campoâ.