gonfialarete.com
·1 Mei 2025
Como, Fàbregas: “Resto al Como? Dipende dal progetto. Mi volevano Milan, Napoli e Roma”

In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·1 Mei 2025
L’allenatore spagnolo racconta il suo presente, ricorda i grandi maestri e svela i retroscena di mercato: “Ho parlato con Monchi e Ancelotti, ma ora devo capire dove vuole andare il Como”
“Il mio futuro? Prima una pausa, poi parlerò con il Como” Cesc Fàbregas, reduce da una salvezza raggiunta con il suo Como, ha parlato a Il Corriere dello Sport del proprio futuro e delle riflessioni in corso:
“Non ho ancora deciso nulla. Dopo il campionato voglio prendermi un attimo di respiro e poi sedermi al tavolo con la società. Devo capire dove vogliamo andare e come”.
Non nasconde l’interesse ricevuto da grandi club:
“Mi hanno cercato in passato Roma, Milan e anche il Napoli di Ancelotti. È normale che ci siano contatti. Funziona così nel nostro mondo, non bisogna prenderci in giro. Anche Simeone in tutti questi anni sarà stato cercato da qualcuno”.
“Conte è un fenomeno. Ho imparato tanto da lui” Tra i tecnici che lo hanno influenzato, Fàbregas non ha dubbi:
“Conte è un fenomeno, ho imparato moltissimo. La sua chiarezza, la sua autorevolezza: ti porta sempre a raggiungere l’obiettivo. Contro di noi ha cambiato formazione tre o quattro volte in pochi minuti per mettermi in difficoltà. È stato bravissimo”.
“Gasperini? Uno dei più complicati da affrontare” Il tecnico spagnolo si sofferma anche sull’analisi degli avversari e sullo studio tattico:
“Con Gasperini è stata dura. Per la prima volta ha difeso a quattro, mi ha costretto a cambiare tanto. Quando ha messo Brescianini come quinto a sinistra, mi ha mandato in crisi. Io studio tutto: guardo due o tre partite, il mio analista ne studia sei. È una parte cruciale del nostro lavoro”.
“Allenamento personalizzato: ogni giocatore ha un tecnico dedicato” Un dettaglio importante della sua metodologia riguarda il lavoro individuale:
“Un collaboratore segue un giocatore per volta. È un sistema molto apprezzato: il calciatore si sente seguito, importante, valorizzato”.
“Wenger è stato il migliore. Guardiola il mio riferimento tattico” Tra i maestri avuti in carriera, Fàbregas ha parole speciali per Wenger:
“È stato il migliore, soprattutto per come gestiva i giovani. Era moderno, parlava con tutti, teneva il gruppo unito. Mi scrive ancora oggi dopo ogni partita. Aveva sempre tutto sotto controllo”.
Riguardo alla tattica, però, il suo punto di riferimento resta Guardiola:
“Lavorava tanto sulle soluzioni in campo, su schemi e movimenti. Poi, certo, aveva anche grandi interpreti come Xavi, Iniesta, Puyol e Messi”.
“Ancelotti voleva portarmi a Napoli” Infine, uno sguardo al passato. Fàbregas rivela contatti importanti durante la sua esperienza al Chelsea:
“Quando Conte mi lasciava spesso fuori, mi cercò Monchi per la Roma e Gazidis per il Milan. Ma anche Ancelotti, quando era a Napoli: mi vide in un ristorante e fu la prima cosa che mi chiese: ‘Sei pronto per venire da me?’”.