Marchionni: «Nico Gonzalez e Conceicao sono due giocatori forti. Tudor meriterebbe la riconferma ma se ciò non accadesse, vedrei bene…» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·18 April 2025

Marchionni: «Nico Gonzalez e Conceicao sono due giocatori forti. Tudor meriterebbe la riconferma ma se ciò non accadesse, vedrei bene…» – ESCLUSIVA

Gambar artikel:Marchionni: «Nico Gonzalez e Conceicao sono due giocatori forti. Tudor meriterebbe la riconferma ma se ciò non accadesse, vedrei bene…» – ESCLUSIVA

Marchionni, ex centrocampista bianconero, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Juventusnews24 in cui ha toccato diversi temi sulla Juventus

Marco Marchionni, ex centrocampista bianconero, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi del momento in casa bianconera, passando anche per il calciomercato.

Parma Juventus, gara sulla carta facile ma che potrebbe rivelarsi insidiosa?«Nessuna partita è facile, il Parma ha bisogno di punti salvezza, la Juve ha cambiato allenatore e vuole continuare sulla strada intrapresa quindi verrà secondo me fuori una bella partita ma di facile non c’è nulla».


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Come mai la Juve nei minuti finali delle partite tende a sbandare? Lo abbiamo visto per esempio con il Lecce«Può essere dovuto a tanti motivi, a una questione fisica, a una questione di andamento dei risultati perché comunque la Juve ha cambiato allenatore quindi non aveva purtroppo avuto un’identità precisa quindi possono affiorare, quando si va in campo, delle problematiche che poi hanno portato a fare una stagione di questo tipo anche se poi alla fine la squadra bianconera è quarta in classifica, se non sbaglio».

Con Tudor nelle tre partite disputate finora sono emersi alcuni dati: passaggi in avanti 34% rispetto al 25% delle prime 29, passaggi lunghi 11% contro il 6%, passaggi progressivi 57 contro 38. C’è già stato dunque, in così poche gare, un cambio netto rispetto alla gestione Motta?«Di cambiamento no perché magari la filosofia di Motta era di un tipo e magari quella di Tudor è di un altro. Non è tanto la percentuale di passaggi o in avanti o indietro, secondo me quello che si sta vedendo è che è una Juve magari un po’ già compatta, che fino al 70’ riesce a giocare da Juve poi è normale che purtroppo quando si hanno delle paure, che a volte si pensa solo di avere, poi puoi fare quegli errori che ti portano a rischiare. In questo momento più che alle percentuali guarderei al fatto che i bianconeri stanno ottenendo i risultati da Juve, con lo spirito di sacrificio e con tanti aggettivi importanti che poi possono portare a vincere le partite. Magari con Motta si pensava soltanto ad avere il bel gioco, quel gioco che magari ha avuto col Bologna ma è totalmente diverso allenare il Bologna e allenare la Juventus».

Tudor secondo lei ha delle chance di essere riconfermato anche la prossima stagione oppure, finito il Mondiale per Club, vedremo un altro cambio sulla panchina della Juventus?«Tutto dipenderà dai risultati, da quello che vedrà la società nel suo operato però è normale che se dovesse continuare così, si meriterebbe soltanto una riconferma. Però dipenderà molto dai risultati. Come ogni allenatore, se non ottiene risultati purtroppo, a prescindere dalla filosofia di gioco che hai, non vieni riconfermato».

Chi vedrebbe bene alla guida della Juventus qualora non dovesse restare l’allenatore croato?«Eh chi vedrei bene (ride, ndr) ti posso fare tantissimi nomi ma come abbia visto con Thiago Motta, ogni stagione è un stagione a sé. La Juve ha bisogno di un allenatore che sia capace di, innanzitutto reggere le pressioni del club, che dia continuità e che dia compattezza quindi un nome preciso non posso dartelo, questo lo farà la società. Però sicuramente il prossimo allenatore dovrà provare a giocar bene ma dovrà portare soprattutto risultati che è la parte più importante quando si allena la Juventus».

Nel mercato estivo su quale reparto la Juve dovrebbe concentrarsi per rinforzarlo?«Vedere il nuovo allenatore e da lì capire che tipi di giocatori gli servono. Non dimentichiamo che comunque la Juve quest’anno ha speso tanto, ha preso giocatori importanti che giocavano già in Seria A. Magari per adattarsi alla Juve ci vuole un po’ di tempo però quelli che ha, sicuramente il prossimo anno potranno far bene. Dipenderà poi dall’allenatore che si sceglierà, se saranno duttili o meno».

Osimhen e Lookman, chi dei due fa più al caso della Juventus?«Tutti e nessuno, appunto dipende dall’allenatore che prenderanno. Nomale che stiamo parlando di giocatori molto importanti e forti».

È soddisfatto dell’impatto che hanno avuto Nico Gonzalez e Conceição? Li confermerebbe anche la prossima stagione?«Come ti dicevo prima, stiamo parlando di giocatori forti che possono fare anche diversi ruoli, son due giocatori diversi però credo che l’allenatore che avrà la Juve, se deciderà di tenerli, li saprà far rendere come devono. Poi sai, quando si sta già un anno in ambiente Juve, si iniziano a capire tante dinamiche e poi magari l’anno dopo potrebbe essere molto più facile tirare fuori le proprie qualità».

Allo stato attuale delle cose, chi vede più favorita per la vittoria dello scudetto?«Credo in questo momento l’Inter abbia le possibilità, la rosa, la mentalità giusta per poter arrivare in fondo non solo al campionato ma anche in altre competizioni. Quindi credo che in questo momento i nerazzurri siano i favoriti, poi è normale che dipenderà anche dalla continuità e da tutte le partite che – da adesso fino alla fine – dovrà fare l’Inter. Già abbiamo visto ieri sera che ha fatto una grandissima partita ma può essere messa in difficoltà, quindi dipenderà se tutti i giocatori riusciranno a mantenere questo ritmo che stanno avendo ora».

Spalletti dovrebbe puntare su Orsolini per gli impegni della Nazionale a Giugno?«Manca ancora un mese e mezzo quindi, già il gruppo che ha creato Spalletti credo sia un gruppo importante, un gruppo che comunque più gioca insieme e più migliorerà e poi dipenderà anche dallo stato fisico con cui arriveranno i giocatori a Giugno. Perché a volte dopo una stagione così intensa e così lunga, arrivare a Giugno al massimo è difficile quindi conterà tanto l’aspetto fisico e mentale per affrontare poi le partite in Nazionale che sappiamo tutti che sono importanti e sono anche belle».

Si ringrazia Marco Marchionni per la grande disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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