Palermo, Audero: “Berardi e Laurienté? Noi abbiamo Brunori e Pohjanpalo. Voglio andare in A, non penso al futuro” | OneFootball

Il portiere del Palermo Emil Audero ha rilasciato una corposa intervista per l’edizione odierna del Corriere dello Sport.

“Gol subiti nel finale? Nel calcio succede, durante una partita non tutto è controllabile. Incide la bravura degli avversari e qualche lettura individuale sbagliata. A fine gara c’è più stanchezza e disordine, ti abbassi e concedi campo. Per evitare ciò, è decisivo l’aspetto mentale e l’atteggiamento: se l’inerzia non è dalla tua, devi saper restare in partita invece che subirla.

Il Palermo è forte, forse c’è poca consapevolezza di quanto si può fare. Siamo troppo attendisti, dobbiamo avere la sana presunzione di dimostrare quanto valiamo. In B regna l’equilibrio, in un attimo siamo passati da fuori dai playoff a settimi. A Palermo mi trovo bene perché godo di grande considerazione nell’ambiente, l’esperienza che mi porto dietro dopo essere stato in gruppi importanti eleva le mie responsabilità.

A gennaio i rosanero sono stati tra i primi a cercarmi. Ho avuto richieste dalla A ma ho pensato che il direttore Osti mi volesse davvero e ho visto che i colpi che stava facendo rinforzavano la squadra. Mi serviva una piazza calda che desse stimoli. Ho subito percepito una città che vive di calcio e ha grandi ambizioni. A volte le aspettative si tramutano in poca pazienza, ma è comprensibile. Futuro? Prestissimo per parlarne, sono in prestito secco e a Como ho 2 anni di contratto, ora penso solo a portare la squadra in A.

Sassuolo? Di Grosso ho un ricordo super positivo, mi ha allenato in Primavera alla Juve. È una persona di spessore che ha fatto bene a ogni livello. La sfida sarà interessante, loro sono meritatamente primi e andranno in A. Berardi e Laurienté? Anche Brunori e Pohjanpalo faranno sentire il loro peso. Hanno caratteristiche diverse, ma si sono creati una loro chimica.

Primo tempo di Salerno una risposta per Dionisi? In certe situazioni esce fuori l’orgoglio di ogni calciatore. Nessuno vuole perdere o fare brutte figure, chiunque sia l’allenatore. Siamo tutti uniti per fare bene come Palermo. Ai playoff vogliamo arrivarci con la più alta posizione possibile.”