Palermo, Dionisi: “Da qui alla fine dipenderà tutto da noi. Dobbiamo imparare a stare dentro la partita” | OneFootball

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·19 April 2025

Palermo, Dionisi: “Da qui alla fine dipenderà tutto da noi. Dobbiamo imparare a stare dentro la partita”

Gambar artikel:Palermo, Dionisi: “Da qui alla fine dipenderà tutto da noi. Dobbiamo imparare a stare dentro la partita”

Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di Pasquetta contro la Carrarese.

Queste le sue dichiarazioni riprese da stadionews.it:


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I gol nei minuti finali? La spiegazione è abbastanza ovvia e non riguarda la condizione fisica, bensì quella mentale. Su questo possiamo crescere, le partite non sono mai finite. Alberto Galassi ce lo dice sempre, ‘non è finita finché non è finita’. Per la prima volta da gennaio ci siamo allenati in 20 calciatori di movimenti, l’unico assente sarà Di Francesco. Se ci doveva essere un momento buono per essere molti era proprio questo. I ragazzi si stanno allenando bene, dobbiamo sicuramente avere mentalità in questi 18 giorni“.

Pochi giorni fa ho detto alla squadra che molto dipenderà da noi: la classifica è molto corta, da noi dipenderà se potremo arrivare decimi o quinti. Ogni partita è difficile, giochiamo contro una neopromossa, Carrarese, Mantova, Cesena e Juve Stabia stanno facendo tutte bene, una è sopra noi in classifica. La Carrarese all’andata ci ha battuto ma è una squadra diversa fuori casa, stanno dimostrando di meritarsi questa categoria“.

Sappiamo di essere mancati un po’ all’andata ma è passato veramente tanto tempo. La squadra ha sempre risposto a livello di atteggiamento, lunedì vogliamo fare bottino pieno sapendo che la partita non è scontata. La Carrarese è undicesima in classifica e dobbiamo rispettarla, stanno facendo veramente bene. Dobbiamo essere umili e consapevoli dei nostri mezzi“.

Noi senza tifosi per le trasferte? E’ un peccato, è un toglierci qualcosa. Non mi permetto e non ho le competenze di giudicare le decisioni. Ora però concentriamoci su questa, giochiamo in casa e il supporto dei nostri tifosi ci sarà“.

Squadra con più sconfitte nelle zone alte? Non mi piace, è sintomo di mancanza di equilibrio. Dobbiamo imparare a stare dentro la partita. Col Mantova in casa per esempio l’avevamo rimessa in piedi e in un attimo è andato a nostro sfavore. Col Sassuolo una situazione che sembrava finita stava ritornando in equilibrio“.

Ranocchia? Su un suo errore abbiamo subito gol a Bari, ma lui è un giocatore di qualità. Non è più giovane, è un 2001 e va per i 24 anni, deve costruirsi il suo curriculum e ciò passa anche facendo degli errori. Non ho cambiato il suo ruolo, a Monza ed Empoli in Serie A faceva il play. Assist? E’ il battitore più bravo che abbiamo, deve essere consapevole di accettare la partita anche meno positiva“.

Siamo in crescita rispetto a mesi fa, non è esponenziale e non ci ha fatto migliorare più di tanto in classifica. Siamo quelli che hanno vinto contro la prima ma anche quelli che possono andare in difficoltà a Bari. La gestione della palla è stata discreta ma non ottima, lo spostamento di Blin in difesa ci toglie qualcosa e ci dà altro. Quando sei in emergenza devi fare di necessità virtù. Fortunatamente sono rientrati Ceccaroni e Nikolaou. Se ci si crede non è mai tardi, certo che poi le parole devono trovare continuità nei fatti. Gol annullato a Pohjanpalo? Era buono, dobbiamo accettare tutto, non mi piace soffermarmi su questo“.

Se non abbiamo mai vinto cinque partite consecutive significa che non siamo abbastanza maturi per farlo. Gol subiti nei primi minuti? Se parti male devi avere bisogno del sostegno. Non siamo uno schiacciasassi. Responsabile l’allenatore? Anche. Consapevoli che le partite siano importanti? Certo, non siamo mica stupidi. Dobbiamo arrivare ai playoff per giocarci le nostre possibilità, vediamo quanto piccole. Con la Carrarese la partita non è già vinta, i ragazzi devono saperlo“.

Non bado ai rumors esterni. Mi interessa quello che fanno i ragazzi in campo, di quello che fanno fuori non mi interessa. Settimana spezzettata? Può essere stata una cosa positiva, tutto dipenderà dal risultato“.

Le Douaron? Non ci possiamo permettere di giocare con tre attaccanti. Il nostro score è migliorato ma concediamo di più. Purtroppo quando stava crescendo ha subito una scelta dell’allenatore. Deve continuare a lavorare, ho parlato con lui, si sta allenando e lo stiamo preparando per giocare in più ruoli. In quel momento come punta c’è Pohjanpalo, quel posto è suo. A livello offensivo dopo il mercato non dico che siamo troppi ma abbiamo più rispetto che ai doppi nello stesso ruolo. Le Douaron ha le qualità per determinare, è un titolare di questa squadra, più di due attaccanti per volta è difficile che giochino“.

Henry è un giocatore esperto, sa che il momento potrebbe arrivare. A gennaio ha scelto di rimanere e si sta allenando. E’ un giocatore maturo, col Sassuolo quando abbiamo preso due gol si è alzato accanto a me per dare indicazioni, con la Cremonese è stato tra i pochi a trovare delle parole“.

Verre ci dà delle cose, Segre ce ne da altre. Scelgo in base alle partite e in base al momento. Quando la squadra non fa bene ci si chiede se si poteva fare altro, quando fa bene si pensa che i titolari siano insostituibili, non è così. Segre ci dà delle caratteristiche che nel reparto avanzato ha solo Le Douaron, attacca campo. Questo non è detto che non potrebbero giocare insieme (Verre e Segre, ndr).

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