FIGC
·20 marzo 2025
All’Italia non basta un super Tonali, al ‘Meazza’ la Germania passa in rimonta con Kleindienst e Goretzka

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·20 marzo 2025
Si mette in salita la strada verso le Finals di Nations League. A Milano, davanti a 60.000 spettatori (record d'incasso per una gara della Nazionale), l’Italia gioca un ottimo primo tempo, sblocca subito il risultato con il migliore in campo, Sandro Tonali, ma subisce nella ripresa la reazione veemente della Germania. Sono due gol di testa, quelli firmati da Kleindienst e Goretzka, a condannare gli Azzurri a una sconfitta severa, che complica i piani in vista del match di ritorno in programma domenica a Dortmund. Sarà dura, ma ci sono ancora novanta minuti per rialzarsi.
“In alcuni momenti – l’analisi di Luciano Spalletti - non siamo stati nel ritmo della partita, mentre loro sono stati molto costanti. Il divario non c'è, c'è la differenza negli episodi che hanno deciso la gara. Loro sono stati bravi a fare gol nelle occasioni create. Ho fatto i complimenti ai giocatori per quello che ho visto, non siamo stati in balia della loro qualità. Non vedo perché non essere convinti di avere le loro stesse possibilità per giocarcela. Siamo convinti di poter fare bene, a Dortmund saremo più forti".
SUBITO TONALI. È un attaccante di manovra, Giacomo Raspadori, ad affiancare Kean nel 3-5-2 azzurro, mentre in mezzo al campo Rovella vince il ballottaggio con Ricci. Sulle fasce, out Cambiaso e Dimarco, spazio a Udogie e Politano, che dopo un anno e mezzo ritrova una maglia da titolare in Nazionale. Dimostrerà di essersela meritata. Priva in avanti di Fullkrug e delle ‘stelline’ Wirtz e Havertz, la Germania punta sulla velocità di Musiala e Sané, schierati con Amiri alle spalle dell’unica punta Burkardt. I tedeschi pressano alto, vogliono il pallone tra i piedi per comandare il gioco. L’Italia aspetta nella propria metà campo, attenta a non concedere spazi. E pronta a colpire. Alla prima occasione gli Azzurri sbloccano la partita con un’azione da manuale: Bastoni cambia gioco per Barella, lancio con il contagiri per Politano che cerca Kean al centro dell’area, Tah allunga sui piedi dell’accorrente Tonali che non sbaglia, realizzando il suo secondo gol in Nazionale dopo quello segnato a novembre in Belgio. ‘Tutto molto bello’ avrebbe sintetizzato Bruno Pizzul, ricordato dalla FIGC nel prepartita e salutato dall’applauso dei 60.000 del ‘Meazza’. Dopo nove minuti siamo già in vantaggio, Spalletti applaude.
La reazione della squadra di Nagelsmann non si fa attendere, Goretzka manda prima alto di testa sopra la traversa, poi calcia centralmente tra le braccia di Donnarumma. La Germania ha più possesso palla (sarà il 60% all’intervallo), ma è l’Italia ad avere le occasioni migliori. Alla mezzora ancora Tonali, padrone del centrocampo insieme a Barella, con un gran destro dal limite dell’area chiama alla respinta Baumann, che poco dopo si esalta sulla conclusione ravvicinata di Kean. Musiala si accende all’improvviso, ma è ben marcato e così la Germania si rende pericolosa quasi esclusivamente sui calci piazzati, con Amiri che non sfrutta un’invitante punizione dal limite dell’area.
RIMONTA TEDESCA. A inizio ripresa Nagelsmann sostituisce un evanescente Burkardt con Kleindienst e la mossa si rivela subito azzeccata perché al centravanti del Borussia Monchengladbach bastano tre minuti per colpire con un colpo di testa perentorio su cross di Kimmich. Donnarumma salva poi in uscita sul capitano tedesco e la sensazione è che la Germania sia rientrata in campo con un piglio diverso. Entrano Ricci e Bellanova al posto di Rovella e Politano, servono forze fresche. Gira invece sempre a mille il motore di Sandro Tonali, che sale di nuovo in cattedra con altre due giocate sontuose: prima serve con un tacco smarcante Kean, che calcia alto, poi manda in porta Raspadori, ma Baumann respinge con i piedi. La Germania sfiora il 2-1 con un’azione fotocopia a quella del gol, ma Goretzka non riesce a inquadrare la porta sul cross teso del solito Kimmich. Sotto gli occhi di papà Paolo entra anche Daniel Maldini, che rimedia subito un cartellino giallo per un intervento duro su Kimmich. Alla mezzora la Germania passa, ancora di testa e, come con la Francia, gli Azzurri subiscono gol da calcio d’angolo. È Goretzka ad anticipare sul primo palo Ricci e Bastoni e a battere Donnarumma. L’Italia è sotto e per il forcing finale Spalletti manda dentro Frattesi e Lucca, mentre Nagelsmann prova a sfruttare gli spazi che si aprono in contropiede con Adeyemi. Maldini dalla distanza impegna Baumann, che risponde anche al fuoco amico mostrando ottimi riflessi sulla deviazione ravvicinata di Kleindienst. Poi a complicare ulteriormente la serata arriva anche l’infortunio di Calafiori. Domenica a Dortmund servirà un’impresa per volare alle Finals di Nations League. Mai dire mai.
ITALIA-GERMANIA 1-2 (1-0 p.t.)
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori; Politano (dal 18’st Bellanova), Barella (dal 37’st Frattesi), Rovella (dal 18’st Ricci), Tonali, Udogie; Raspadori (dal 25’st Maldini), Kean (dal 37’st Lucca). A disp: Meret, Vicario, Gatti, Buongiorno, Ruggeri, Zaccagni, Casadei. Ct: SpallettiGERMANIA (4-2-3-1): Baumann; Kimmich, Tah, Rudiger, Raum (dal 1’st Schlotterbeck); Gross, Goretzka; Sané (dal 31’st Adeyemi), Musiala, Amiri (dal 20’st Leweling); Burkardt (dal 1’st Kleindienst). A disp: Nubel, Ortega, Koch, Undav, Stller, Bisseck, Mittelstadt, Andrich. Ct: Nagelsmann.
Marcatori: 9’pt Tonali (I), 3’st Kleindienst (G), 31’st Goretzka (G)Arbitro: Letexier (Francia). Assistenti: Mugnier e Rahmouni (Francia). Quarto ufficiale: Lissorgue (Francia). VAR: Brisard (Francia). AVAR: Dechepy (Francia)Note: 60.334 spettatori per un incasso di 1.683.000 euro (record per una gara della Nazionale). Ammoniti: Rovella (I), Amiri (G), Maldini (I).
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