🗣️ Bologna-Juventus, Maifredi: “Giusto esonerare Motta. Orsolini? Non andavo pazzo, ma ora...” | OneFootball

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·1 maggio 2025

🗣️ Bologna-Juventus, Maifredi: “Giusto esonerare Motta. Orsolini? Non andavo pazzo, ma ora...”

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Il tecnico doppio ex Luigi Maifredi ha parlato a pochi giorni da Bologna-Juventus, in un’intervista per La Gazzetta dello Sport.

“Gigi” Maifredi ha condotto il Bologna dal 1987 al 1990, conquistando la Seie A nella sua prima stagione in rossoblù; lasciò dopo una storica qualificazione in Coppa Uefa. L’unica stagione sulla panchina bianconera (1990-91) si concluse con un settimo posto.


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Dopo un’altra piccola parentesi rossoblù nel 1991, ha continuato l’esperienza in Italia, con Genoa, Venezia, Brescia e Pescara tra le altre.

Chi vincerà Bologna-Juventus?

Sa cosa e chi vincerà quella gara? Una cosa sola e che io conosco molto bene. Il Dall’Ara. Soprattutto la forza di quello stadio, che quest’anno sta portando in alto l’entusiasmo della squadra, può far vincere il Bologna contro la Juventus. Il pubblico di Bologna, naturalmente assieme a una squadra che vale e piacevolissima da vedere. È la classica gara che dev’essere vinta dalla gente

È davvero uno spareggio?

Non sai mai cosa ti possa riservare il calendario dopo, questa è la giusta premessa. A volte proprio il calendario sembra più difficile e vinci gare impensabili; in altre sembra che tu possa passeggiare e invece ti incastri in qualche squadra in maniera imprevedibile. Diciamo che chi la vince fa un passo decisivo verso la Champions League. Insomma, una gara che vincerla darebbe un grande vantaggio.

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Dan Ndoye festeggia dopo il gol alla Juventus (ph. Image Sport)

Il Bologna potrebbe arrivare stanco come successo a Udine

Non esiste squadra a questo punto del campionato che non sia un po’ stanca. Ma è una piacevolezza vedere e guardare il Bologna: ha una mentalità forte e i giocatori hanno quella forza sicura addosso di coloro che sanno, perché sono due anni che vanno forte, di non essere giocatori mediocri.

E la Juventus?

La Juve non può darti un'idea. Perché è stata creata da un altro e adesso c'è una seconda persona che cerca di sistemare le cose. È un'Incomptuta.Un "Frankenstein", per dirla col sorriso. Chiaro che Tudor ha prima di tutto cercato di applanare un po' di cose: Motta aveva lasclato tensioni sparse, mi pare...

E proprio su Thiago Motta, Maifredi ha le idee abbastanza chiare:

Non so se sarebbe stato il caso di esonerarlo prima: non mi permetto. La macchina si giudica se la guidi, non se stal sul sedtle postertore. Quindi non posso giudicare una cosa così delicata. Bisognava essere alla guida per capire e sentire il motore ma se facessi un discorso da bar, beh, direi di sì, magari andava fatto prima.

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Thiago Motta (ph. Image Sport)

Su Koopmeiners e Douglas Luiz

Quando gli è stato chiesto degli imprescindibili della Juventus, ha espresso le sue preferenze:

Ora non lo so ma prima della stagione avrei detto Koopmeiners. Mi coinvolgeva da impazzire. Viveva di una luce splendente che non capisco come possa essere diventata un lumicino. Non è possibile. Sa invece chi è stata una delusione? Inspiegabile, però: Douglas Luiz. Giocatore strepitoso. Poi c’è chi dice che non ha i ritmi del nostro calcio: vabbé, ma Pecci? Pecci era veloce? Pecci faceva il gioco due secondi prima degli altri. Se oggi tornassi in panchina ripartirei da Douglas Lulz, e non ho capito perché non abbia reso, forse i continui cambi, anche di ruolo, non so.

I gioielli di Italiano: Freuler, Ndoye e Orsolini

Il Bologna si fa guardare, è coeso, tutti corrono anche per gli altri, ha un'organizzazione precisa, un'intensità notevole e continuata. È stato una sorpresona: dopo quel che aveva fatto con Motta e senza Zirkzee, Calafiori e per mesi e mesi senzaFerguson, nessuno al mondo pensava potesse ripetersi così. Ma assieme a loro ne cito altri due che sono rimasti: Freuler, un leader totale, e Ndoye, che so non ci sarà perché infortunato; lo svizzero ha personalità anche quando è al ristorante. Io avevo un giocatore come Ndoye: si chiamava Fabio Poli, unico e inimitabile. Faceva quel lavoro in mantera ammirabile».

Su Orsolini

«Ora è decisivo. Non mi ha mai fatto impazzire, devo dire la verità, ma negli ultimi due anni pare aver capito di doversi inserire nel bagliore di tutti e non vivere di luce propria e basta. Adesso crea assieme agli altri, fa tutto assieme agli altri, dentro l'impianto di Italiano. È migliorato e si vede in maniera netta.

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Riccardo Orsolini (ph. Image Sport)

Sulla finale di Coppa Italia

In una gara secca non puoi fare un pronostico. Impossibile. Se la squadra con gente più fantasiosa e di qualità esplode, beh, la vince, quindi il Milan, perché se il talento fa la differenza ecco che diventerebbe durissima per tutti. Ma se la coralità di Italiano si ripropone costantemente già dal primo minuto e per tutta la gara, beh, le chance del Bologna aumentano. E di molto.

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