DirettaCalcioMercato
·12 marzo 2025
Capello contro Guardiola: “Un giorno voleva spiegarmi come dovevo allenare”

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·12 marzo 2025
Intervistato dai microfoni di Mundo Deportivo, Fabio Capello ha parlato di Pep Guardiola e del rapporto, non propriamente idilliaco, che avevano ai tempi della Roma.
Facendo un passo indietro nella carriera da giocatore di Pep Guardiola, la Roma è stata una delle ultime tappe dell’allenatore spagnolo. A quei tempi, Fabio Capello sedeva sulla panchina giallorossa e ha potuto osservare il germoglio del futuro allenatore che Pep sarebbe stato. Si dice che i calciatori con quella propensione inizino a ragionare da allenatori proprio negli ultimi anni di carriera, soprattutto i centrocampisti. Fabio Capello, intervistato dai microfoni di Mundo Deportivo, ha parlato della forse estrema supponenza dello spagnolo, proprio nei suoi confronti, ai tempi della Roma: “Un giorno venne a spiegarmi come avrei dovuto svolgere il mio lavoro e io gli risposi: ‘vai a correre, ne parliamo più tardi’. Il fatto è che lui camminava in campo e non potevo certo schierarlo quando c’erano giocatori che meritavano di più. Fine del dibattito“.
ROME – 17 SEPTEMBER: Luis Figo of Real Madrid holds off Josep Guardiola of Roma during the UEFA Champions League First Phase Group C match between AS Roma and Real Madrid at the Stadio Olimpico in Rome, Italy on September 17, 2002. Real Madrid won 3-0. (photo by Gary M.Prior/Getty Images)
Dopo aver terminato la sua avventura al Barcellona dopo 17 anni tra La Masia e la prima squadra, Pep Guardiola arriva in Italia all’età di 30 anni. L’ex centrocampista blaugrana arriva al Brescia di Carlo Mazzone tra la gioia dei tifosi dopo la recente promozione in Serie A. Pep, però, dovrà affrontare una squalifica per doping e giocherà solamente 11 partite mettendo a segno 2 gol e 2 assist, aiutando il Brescia a raggiungere l’ottava posizione da neopromossi. L’anno successivo passerà nel mercato di gennaio alla Roma di Fabio Capello, con cui però fa fatica a costruire un buon rapporto. Lo spagnolo chiuderà l’anno con solamente 6 presenze con la maglia giallorossa. Uno dei motivi dello scarso impiego, forse, è stato proprio riportato da Capello stesso a Mundo Deportivo: “Il fatto è che lui camminava in campo e non potevo certo schierarlo quando c’erano giocatori che meritavano di più. Fine del dibattito“.