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·13 marzo 2025
Caput Roma a San Mamés: sospesa la protesta verso la società, la “Cattedrale” sarà una bolgia

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·13 marzo 2025
Corriere dello Sport (R. Maida) – A San Mamés non è finito l’inverno ma sta per cominciare l’inferno, composto di rumori e colori biancorossi. “Non è uno stadio, è una cattedrale”, scrivono all’aeroporto di Bilbo. Senza la “o”, nella lingua basca che è un principio di appartenenza e indipendenza culturale.
In centro poi tutto profuma di Athletic alla vigilia di una sfida decisiva. Per l’occasione gli ultrà locali hanno sospeso la protesta verso la società che ha imposto loro una serie di restrizioni nei comportamenti da seguire. Saranno quasi 50.000 a sostenere l’Athletic, comprese le ultime centinaia che martedì sono rimaste accampate per una notte intera davanti alla biglietteria. Ma nessuna tifoseria e nessuno stadio vincono le partite da soli.
La Roma parte con un gol di vantaggio e può difenderlo sfruttando la tensione dell’avversario, che si sente in missione per conto del Santo. Appunto Mamés-Mamete, patrone delle balie perché secondo la leggenda da neonato venne allattato dagli animali. All’Athletic mancano un giocatore importantissimo, Sancet, e la coppia di difensori titolari.
Quindi la Roma di Dybala, segnando alimenterebbe l’ambizione di accedere per la terza stagione di fila ai quarti di finale di Europa League. Ranieri ha già vinto a San Mamés con il Valencia, 27 anni fa. Non è impossibile, la resistenza. E la coincidenza dell’arbitraggio designato da Rosetti, il francese Turpin, trasmette positività: è lo stesso di Roma-Barcellona 3-0, quando l’allenatore avversario era Ernesto Valverde.