ESCLUSIVA PSB – Ag. Coscia: “Caporale ha avuto offerte, ma il Cosenza non l’ha ceduto. Rozzio verso il rinnovo con la Reggiana” | OneFootball

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·20 marzo 2025

ESCLUSIVA PSB – Ag. Coscia: “Caporale ha avuto offerte, ma il Cosenza non l’ha ceduto. Rozzio verso il rinnovo con la Reggiana”

Immagine dell'articolo:ESCLUSIVA PSB – Ag. Coscia: “Caporale ha avuto offerte, ma il Cosenza non l’ha ceduto. Rozzio verso il rinnovo con la Reggiana”

Matteo Coscia, agente di Paolo Rozzio, Alex Redolfi e Alessandro Caporale, è intervenuto in ESCLUSIVA ai nostri microfoni per parlare dei suoi assistiti in cadetteria e delle squadre in cui giocano nel campionato di Serie B. Di seguito l’intervista completa:

Paolo Rozzio si è infortunato alla caviglia ed è stato costretto ad operarsi per recuperare al meglio. Il capitano è tornato tra i convocati nella scorsa partita e il suo rientro in campo è sempre più vicino. Le chiedo però, come sta sia fisicamente che mentalmente dopo uno stop così lungo e un problema talmente grave?


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“È un ragazzo speciale che ha fatto sacrifici e lavorato su sé stesso, quindi è molto forte mentalmente. Sicuramente non è facile stare fuori così tanto, per lui che alla Reggiana è un’istituzione non è facile stare fuori dal campo e non poter riuscire a dare una mano ai compagni. L’aiuto solidale verso il gruppo da parte sua c’è stato e credo che manchi davvero poco al ritorno. Ha ripreso il lavoro differenziato, non so dare una tempistica esatta, ma credo che per inizio aprile potrebbe essere iniziare ad essere parte del gruppo. Ora il suo ruolo è di stare vicino alla squadra in un momento così delicato”.

Quanto crede sia mancata la sua leadership alla Reggiana e come valuta la stagione granata fino a questo momento?

“La Reggiana ha tanti giovani bravi e quindi una figura di esperienza e di caratura emotiva, che nei momenti difficili può essere una protezione, come lui è stata un’assenza pesante. A me piace il modo di lavorare della Reggiana, individuano sempre giovani interessanti come Lucchesi, Sersanti, Ignacchiti o Vergara. Sicuramente quando una squadra ha così tanti giovani, è plausibile che ci sia una flessione. La Reggiana è una squadra che esprime un buon calcio e alla fine credo che l’obiettivo lo raggiungeranno”.

Rozzio è anche un esempio per gli altri difensori della Reggiana, che possono trarre insegnamenti da lui…

“Paolo ha un bagaglio di esperienza considerevole: ha giocato con la difesa a 3 e la difesa a 4, ha avuto allenatori con un calcio propositivo e altri con uno più difensivo. È quindi capace di capire i momenti e le situazioni e di rappresentare una guida per tutti, anche per il club”.

Rozzio ha il contratto in scadenza a giugno 2025, ci sono spiragli per il rinnovo? Come è la situazione?

“La società ci ha mostrato grande vicinanza in questo momento in cui Paolo ha avuto l’infortunio e non era scontato, sebbene lui abbia dato tanto al club ripartendo anche dalla Serie D. Posso dire che la società ha manifestato la volontà di proseguire il rapporto proprio nel momento in cui si è infortunato e credo che non manchi molto ad un incontro. Trovare l’accordo con Paolo e la Reggiana comunque non è mai stato un problema anche in passato. Fa piacere che in un momento delicato il club abbiamo mostrato la sua vicinanza. Apprezziamo tantissimo”.

Nella stagione 2015/2016 Alex Redolfi ha giocato 4 partite con la maglia della Pro Vercelli in Serie B e quest’anno è tornato a giocare nel campionato cadetto. Quali sono le vostre emozioni per il ritorno nel campionato cadetto e le sensazioni sulla stagione?

“La nostra mission è quella, ci piace aiutare i giocatori che hanno le qualità per giocare in determinati contesti e portarli dove meritano, capendo anche dove ci sono state delle problematiche. Vogliamo spingerli ad arrivare all’obiettivo. Alex abbiamo iniziato a seguirlo quando giocava alla Vibonese e sapevamo che aveva qualità tali che potevano portarlo al calcio che merita. Siamo orgogliosi e fieri di lui, è un ragazzo straorindario e ha una capacità di leadership impressionante. È un riferimento e credo che sia uno dei giocatori cardine per la filosofia di gioco di Possanzini”.

IL MANTOVA – “La forza del Mantova che l’ha portato in Serie B è proprio quella: è una squadra che ha coraggio e che ha un modo di intendere il calcio diverso dagli altri. Magari senza questa filosofia non avrebbe raggiunto questi traguardi insperati. Possanzini arriverà a livelli straordinari e bisogna dargli fiducia. Rispetto ad inizio stagione gli avversari capiscono e comprendono il modo di giocare e stanno adottando delle contromisure. Credo che comunque alla lunga ha valori di gioco che possono fare la differenza. Sottolineo poi che ci sono tanti giovani bravi già dalla scorsa stagione”.

Cosa sta invece mancando al Cosenza secondo lei?

“Ho visto tante partite del Cosenza e i 4 punti di penalità condizionato l’andamento dei rossoblù. Alvini è un allenatore che è apprezzato tantissimo per il suo calcio propositivo e coraggioso ed è normale che le prestazioni di inizio stagione sono diverse di quelle post-penalità. È tutto basato sul coraggio e l’uomo contro uomo ed è difficile essere spensierati quando ci si porta dietro un fardello di questo tipo. In questa stagione ha fatto risultati importanti e non pensavo che si arrivasse ad una situazione del genere. Credo che comunque abbia dei valori che gli permettono di poter sperare ancora nella salvezza. L’ultima sconfitta chiaramente non ci voleva, per l’autostima e la fiducia perdere in questo modo è stato un passo indietro. La sosta può dare linfa e far ritrovare le motivazioni”.

Quale è il ruolo che si addice maggiormente a Caporale secondo lei? Spesso ha giocato come terzino sinistro, a Cosenza lo vediamo più volte come braccetto della difesa a tre.

È un giocatore polivalente. Nasce al Nardò come terzino sinistro, ma poi gran parte della sua carriera si è concentrata come braccetto di sinistra, che penso sia il ruolo in cui si trova più a suo agio. Sono contento delle sue prestazioni, fatta eccezione di quest’ultima. È un giocatore importante che avrebbe meritato di arrivare prima nel calcio che conta. Ha qualità nonostante la caratura fisica e personalità nella gestione della palla. A gennaio ha avuto diverse attenzioni da altri club, ma il Cosenza non si è voluto privare”.

La sua agenzia segue anche diversi giocatori in Serie C, c’è qualcuno che potrebbe fare il salto di qualità? Ci presenta Stefano Greco, portiere dell’Audace Cerignola, primo nel girone C della terza serie italiana?

“Stefano Greco sta facendo un lavoro straordinario e che grazia alla sua perseveranza e voglia di mettersi in gioco sta giocando un campionato da protagonista. Lui è partito come dodicesimo e con il lavoro e il sacrificio si è ritagliato il suo spazio. Abbiamo comunque tanti giocatori in Serie C che possono fare il salto di categoria, tutti i giocatori che curiamo pensiamo che riescano ad arrivare. Sono certo che c’è qualcuno già pronto”.

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