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·31 marzo 2025
Inter guarda al Milan con una prospettiva chiara. Mentalità che non contempla la rinuncia!

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·31 marzo 2025
L’Inter affronterà il Milan, nella sfida d’andata delle semifinali di Coppa Italia, mercoledì 2 aprile alle ore 21. I nerazzurri non faranno calcoli, pensando alla partita secondo la mentalità acquisita nel corso di queste stagioni.
LA SFIDA – L’Inter troverà nuovamente il Milan, per la quarta volta in stagione, nel match d’andata delle semifinali di Coppa Italia in programma mercoledì alle 21. Per i nerazzurri si tratta di una nuova opportunità per tradurre in risultato vincente quel dominio visto sul campo, ma non concretizzato a dovere, in occasione degli ultimi due derby. Quello perso in Supercoppa Italiana per 2-3, a seguito di una rimonta folle dei rossoneri avvenuta nel secondo tempo del match, e quello pareggiato in extremis per 1-1 in Serie A dopo aver colpito tre pali nei secondi 45 minuti. Ora la quarta stracittadina nell’annata: con un solo risultato contemplato dalla squadra di Simone Inzaghi.
IL PIANO – Se c’è una cosa che l’Inter ci ha insegnato, nelle stagioni in cui Inzaghi ha seduto sulla sua panchina, è che non esistono trofei di “minore importanza”. Lo dimostrano i 2 successi in Coppa Italia e i 3 trionfi in Supercoppa Italiana, valsi al tecnico piacentino la denominazione di “Uomo di Coppa” (insieme ai 3 ottenuti con la Lazio). Ciò sta a significare che, nonostante i meneghini siano pienamente in corsa per la vittoria dello scudetto e della Champions League, non saranno effettuati calcoli preventivi al fine di preservare la squadra per i prossimi impegni.
SIGNIFICATO ROTAZIONI – I cambi, che Inzaghi effettuerà senza esitazioni in occasione del derby contro il Milan, rientrano esattamente in questo quadro. Anche in Champions League si è infatti assistito regolarmente all’inserimento dall’inizio di calciatori che, in Campionato, erano soliti trovare minore spazio. Ne sono un esempio i casi di Mehdi Taremi e Piotr Zielinski, utilizzati con costanza nella competizione europea nonostante i problemi di adattamento sperimentati in Serie A. La decisione di Inzaghi di schierarli in contesti di una certa rilevanza, nonostante non avessero del tutto assorbito le dinamiche della sua Inter, è una dimostrazione plastica della mentalità con cui il piacentino guarda alle molteplici competizioni cui è chiamata la sua squadra. Nella consapevolezza per cui chi aspira ad essere un vincente, nella forma e nella sostanza, non può che rinunciare a qualsiasi speculazione.