PianetaSerieB
·28 de abril de 2025
Carnevali sul suo futuro: “Se arriveranno richieste le valuterò, ma sarà difficile che io lasci una società come il Sassuolo”

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·28 de abril de 2025
Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, è intervenuto sulle frequenze di GR Parlamento soffermandosi anche sul proprio futuro, considerati i rumors che negli scorsi mesi hanno visto il 64enne milanese accostato a diverse big della massima serie. Ecco quanto evidenziato da SassuoloNews.net:
“Non è stato facile ripartire dopo la retrocessione e farlo con questo slancio, magari all’inizio anche noi non conoscevamo il mondo della Serie B, ma siamo partiti il primo giorno mettendo come primo tassello il tecnico Fabio Grosso che è stato l’artefice di questo campionato. Poi la promozione di Francesco Palmieri come direttore sportivo e mantenuto i giocatori con la giusta voglia per risalire”.
“Abbiamo sofferto molto nella passata stagione, ma ci siamo rimboccati le maniche sapendo di avere alle spalle una proprietà come la famiglia Squinzi che ci ha dato questo grande entusiasmo per dimenticare la retrocessione dell’anno scorso”.
“Sono a Sassuolo da dodici anni, l’anno prossimo saranno 13 e questo ci dà la possibilità di continuare con obiettivi precisi sapendo che non sarà facile, ma ci attende un’annata durissima. Sono sempre dell’idea che su 20 squadre 8 fanno un campionato per non retrocedere e 3 di queste retrocederanno per cui la percentuale è altissima e su questo dobbiamo ripartire magari provando a rifare quanto abbiamo fatto negli altri anni in Serie A. Non c’è mai stato nessun tormento in particolare, a parte che ultimamente non ci sono mai state delle proposte interessanti o valide. In passato ci sono state, ma penso che ci debba anche essere della riconoscenza per quanto ho ricevuto. Ora ho la fortuna di lavorare con i figli, che sono persone straordinarie, e di poter lavorare in una società straordinaria per fare calcio dove ho la possibilità di poter decidere insieme ai miei collaboratori e penso che la fortuna di una società di calcio oggi sia poter decidere tutti insieme ed è difficile poter trovare altre soluzioni in queste squadre in cui si potrebbe lavorare così”.
“Come età sono già grande, non è la diplomazia ma è la verità. Io faccio parte di una famiglia importante che mi permette di lavorare: quando ci saranno le richieste le valuterò, sapendo che spostarsi da una società come questa sarà difficile”.
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