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Diego D'Avanzo·15 de abril de 2025
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Diego D'Avanzo·15 de abril de 2025
Le vittorie delle milanesi, gli scontri diretti che cambiano la classifica, la costanza della Juve, una retrocessione ormai vicina e non solo. Questa 32ᵃ giornata di Serie A ci ha offerto molti spunti di riflessione.
Vediamo i voti per ciascuna squadra, come al solito, dal 10 allo 0 nel nostro pagellone.
La partita col Cagliari in mezzo ai quarti di Champions poteva essere una trappola, ma l'Inter ha vinto nettamente 3-1 facendo anche riposare degli uomini importanti.
Il gol e l'assist di Arnautovic sono un bel segnale in vista del finale di stagione, la rete di Lautaro sta diventando un'abitudine e i calci piazzati si rivelano sempre importanti nella stagione nerazzurra. Era fondamentale vincere, l'Inter l'ha fatto.
Il Napoli non sente la pressione e di lunedì batte 3-0 l'Empoli all'insegna di McTominay e Lukaku. Ma soprattutto Antonio Conte supera (almeno per ora) la maledizione delle rimonte: dopo l'1-0 del primo tempo, la ripresa è stata in netto crescendo. Una notizia importante, perché per sognare lo Scudetto sarà necessario continuare in questo modo.
La nuova difesa a 3 del Milan sembra aver riscosso successo sia in campo sia nelle opinioni dei calciatori. Certo, i rossoneri subiscono comunque molte conclusioni ma la potenza offensiva è stata sprigionata al meglio nel 4-0 all'Udinese.
Inoltre la squadra di Conceicao non ha subito gol nei primi minuti di gara, ormai una tendenza deleteria. Questa vittoria è una bella ventata di positività in un momento che resta difficile.
Un'altra vittoria, Koopmeiners più coinvolto, il talento di Yildiz e Vlahovic che si scopre assist-man: la Juventus di Tudor ha dei buoni motivi per festeggiare il 2-1 contro il Lecce. Il 2° tempo sarebbe insufficiente ma in questo caso erano fondamentali i tre punti: sia per la fiducia sia - soprattutto - per la classifica.
Un successo che permette ancora di sognare è quello del Venezia: 1-0 al Monza in una partita delicatissima, e si è visto in particolare nel primo tempo. La rete di Fila (poi espulso) vale un 8 pieno: non tanto per la performance, ma per la sua importanza.
L'Atalanta che produce poco e vince, lascia il possesso all'avversario e osserva Carnesecchi fare 5 parate, di cui una notevole. Al resto ci pensano i gol di Retegui (l'ennesimo) e Pasalic che mettono in discesa la partita. Il 2° tempo però non è da squadra di Gasperini: zero tiri provati, una rarità assoluta.
Il Como (senza Nico Paz) batte il Torino in una sfida in bilico: la rete di Douvikas nel 1° tempo non fa scemare le ambizioni della ripresa. Il gol annullato al Toro nel finale per doppio tocco su calcio d'angolo è quasi un unicum, e il Como porta a casa la vittoria nonostante gli xG tra le due squadre siano praticamente identici.
Verona-Genoa si prende un 6 anche se gli scaligeri avrebbero meritato molto di più; 14 tiri a 4 ma soltanto 2 nello specchio. Manca precisione e il solo Mosquera ha fallito 0.60xG, molto più di quanto abbia creato tutto il Genoa. In ogni caso: nessuno si è fatto male perché la zona retrocessione resta a distanza di sicurezza.
L'altra sufficienza è quella del Parma: 0-0 con la Fiorentina e addirittura un primo tempo superiore ai viola. Nella ripresa la squadra di Chivu non è si più fatta vedere ma ha guadagnato uno di quei punti che a fine stagione potrebbero essere decisivi.
Il derby di Roma non ha infiammato gli animi nel primo tempo, mentre il secondo ha mostrato una superiorità di occasioni per la Lazio che ha aggiustato il piano gara in corso. A pareggiare ci ha pensato la perla di Soulé: proprio quello che serviva ai giallorossi in quel momento. A conti fatti, ci si aspettava di più dalla gara in generale.
La sconfitta del Bologna con l'Atalanta per 2-0 fa male alla classifica ma i principi di Italiano sono rimasti gli stessi: possesso, tiri e ricerca del gol. A peccare è stato il reparto difensivo visti i 2 gol presi nei primi 21 minuti, invece davanti l'assenza di Castro si è sentita.
Il Lecce paga un primo tempo troppo distratto in fase difensiva con la Juve, il palo colpito da Krstovic è sfortuna ma i 18 tiri incassati in 45 minuti sono un'enormità. La reazione c'è stata ma non è sufficiente, come il voto finale.
Il gol annullato a Ilic contro il Como per doppio tocco su calcio d'angolo è un grande rammarico ma il 1° tempo con soli 3 tiri provati (uno sprecato da Linetty) non è stato da Torino di Vanoli. La ripresa ha corretto l'andazzo ma non il risultato, e la sconfitta per 1-0 è la 3° gara di fila senza successi: l'ultimo risale a un mese fa.
La Fiorentina si è incagliata nello 0-0 contro il Parma, concedendo all'avversario il 1° tempo in cui ha calciato solo 2 volte e mai nello specchio. La ripresa ha scosso la squadra soprattutto per una ventina di minuti: troppo poco per una gara abbordabile (sulla carta) e in un momento fondamentale della stagione, visti gli scontri diretti di Atalanta-Bologna e Roma-Lazio.
Il 3-1 dell'Inter si è materializzato subito: 2 gol in 26 minuti e soltanto due tiri nel 1° tempo per il Cagliari. Il muro difensivo di Yerry Mina non ha retto e tutta la squadra è sembrata sotto tono. Da premiare la reazione a inizio secondo tempo con l'ennesima testata di Piccoli ma l'onda emotiva non ha avuto seguito: il 3-1 ha spento gli entusiasmi e la lotta salvezza è ancora da giocare.
Fare 14 tiri, 5 in porta e perdere 4-0. L'Udinese non è riuscita a rispondere adeguatamente al doppio vantaggio del Milan a fine primo tempo e soprattutto non ce l'ha fatta a contenere gli attaccanti rossoneri: troppo spesso lanciati in velocità sulla sinistra, ossia nel loro habitat naturale. Il risultato forse è eccessivo, ma pesa nella valutazione.
Anche l'Empoli non inizia male la partita ma il Napoli migliora con il tempo: se nel 1° tempo il risultato è di 1-0, la ripresa è tutta appannaggio dei partenopei. Il rischio "imbarcata" nel finale è presente ma D'Aversa resiste: i prossimi scontri diretti saranno fondamentali per giocarsi la salvezza
Forse era l'ultima chiamata per sperare in una salvezza complessa: ma l'1-0 contro il Venezia sembra condannare il Monza alla Serie B. Il 1° tempo è stato dominato dalla paura di entrambe, il 2° è sembrato un attacco alla rinfusa da parte della squadra di Nesta.
11 lunghezze di distanza a 6 giornate dalla fine e solo 15 punti conquistati: tra sfortuna, cambi in panchina e rosa inadeguata il Monza è vicinissimo alla retrocessione.
📸 Marco Luzzani - 2025 Getty Images