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·18 de abril de 2025

Ranieri: “Grazie per l’amore che ci regalate”

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Corriere della Sera (G. Piacentini)“Vi vogliamo ringraziare per l’amore che ci dimostrate ogni volta ed è bello vedere tanti bambini qui con noi: loro sono il futuro della Roma e non ci abbandoneranno mai. Forza Roma”. Con queste parole il tecnico Ranieri ha salutato, ieri pomeriggio, i circa 3mila tifosi accorsi al Tre Fontane per stare vicini alla squadra. È stato un pomeriggio di festa, con tante famiglie presenti sugli spalti: il più acclamato è stato lo stesso Ranieri, ma ci sono stati cori per Mancini, che proprio ieri ha compiuto 29 anni. Al difensore ieri sono arrivati via social anche gli auguri di una leggenda romanista come Aldair: “Giocare dietro – le parole del brasiliano – vuol dire prendersi responsabilità, essere lucidi quando tutto corre veloce e mettere sempre la squadra davanti a tutto. Ti ammiro per come lo fai”.

Tantissimi applausi anche per Svilar, che ha regalato la maglia e i guanti ad alcuni bambini. Nella partitella in famiglia a segno Hummels, su calcio d’angolo di Pellegrini, e Soulé da una parte, e Paredes su calcio di rigore dall’altra: entrambe le squadre erano schierate con la difesa a quattro. Assenti Nelsson, alle prese con un problema muscolare che lo terrà lontano dai campi per un paio di settimane, El Shaarawy, Gollini e Dovbyk che hanno svolto lavoro differenziato in palestra a Trigoria. Nessun allarme per la gara di domani sera (ore 20.45, diretta tv Sky e Dazn, arbitro Pairetto) all’Olimpico contro il Verona: per tutti e 3 si tratta di una gestione concordata con lo staff medico. Nessun indizio sulla formazione che scenderà in campo con l’Hellas, ma oggi (ore 12.30) Ranieri potrà sciogliere qualche dubbio in conferenza stampa.


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Chi ha parlato, nel suo podcast, è Hummels, che ha spiegato la sua scelta di dare l’addio al calcio e non ha risparmiato critiche a Juric, che lo aveva fatto finire ai margini della rosa. “Con Juric – le sue parole – è cominciata una situazione modesta sia in termini di partite sia in allenamento. La sua interpretazione del calcio la rispetto, ma è lontano da ciò che mi piace e da ciò che mi rende forte”. A convincerlo a scegliere la Roma, in un momento in cui aveva già maturato l’idea di lasciare il calcio, è stato Daniele De Rossi. “Ci sono stati molti giorni la scorsa estate in cui ho pensato che il ritiro fosse davvero la scelta giusta perché non mi sentivo più motivato ad allenarmi. C’erano già delle ottime opportunità a luglio, ma sentivo che non volevo più allenarmi per alcun motivo e non volevo tornare a questa routine. De Rossi? Purtroppo sono rimasto con lui solo due settimane”.

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