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·1 January 2025
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Il presidente della Commissione Arbitri della UEFA, Roberto Rosetti, ha rilasciato nelle scorse ore un’intervista pubblicata sulle colonne del quotidiano La Stampa, in cui ha affrontato alcune tematiche tra le più attuali dell’arbitraggio in Italia e nel mondo.
“Spegnere il VAR oggi sarebbe impossibile anche solo a pensarsi. Mi sarebbe piaciuto averlo a disposizione ai Mondiali del 2010: tutte le persone che stavano guardando la partita sapevano che Tevez fosse in fuorigioco, io no“, racconta Rosetti.
Che poi aggiunge: “VAR a chiamata? Il calcio ha il suo ritmo, è uno sport fatto di aspetti imprevedibili. C’è un’interpretazione soggettiva che riguarda la maggior parte delle regole. Nelle competizioni europee abbiamo un intervento VAR ogni tre partite, e ogni possibile situazione è oggetto di controllo (quest’anno in 660 partite col VAR, abbiamo avuto 3020 check e214 interventi). Faccio una domanda: se agli allenatori o ai capitani fosse data la possibilità di chiamare in causa la tecnologia due volte a partita, siamo sicuri che ciò non impatterebbe sulla fluidità del gioco? E poi: l’arbitro potrebbe commettere un chiaro errore in un momento della partita in cui le due squadre hanno già esaurito le chiamate a disposizione, e come faremmo in quel caso?“.